Avrebbe fatto partire cinque bonifici bancari per un totale di 80.000 euro dal conto che gli era stato sequestrato dalla magistratura e dopo essere stato interdetto dall’esercizio dell’attività di impresa con l’accusa di appropriazione indebita.
Per questa ragione l’imam di Bari Sharif Lorenzini El Kafrawy, presidente della comunità islamica di Puglia, è da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di avere violato le prescrizioni dell’interdizione. L’interdizione gli era stata notificata il 18 gennaio scorso nell’ambito di una inchiesta dalla Procura di Bari nella quale Lorenzini è accusato di essersi indebitamente appropriato di circa 360mila euro della sua società di certificazione “Halal”, causando un danno di oltre 1,8 mln di euro. Oltre che di appropriazione indebita, è accusato di illecita influenza sull’assemblea. I bonifici partiti dal conto sequestrato erano indirizzati a conti intestati ad associazioni riconducibili a Lorenzini e ad un fornitore.
ansa
redazione