Questa mattina l’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha convocato gli operatori sociali di tutti i Centri Famiglie e Centri aperti polivalenti, i sindacati, i rappresentanti di Confcooperative e Legacoop presso la Casa delle Culture, nel quartiere San Paolo, per illustrare la strategia complessiva dell’amministrazione comunale rispetto ai servizi integrati dell’area Minori e Famiglie della città di Bari. All’incontro hanno partecipato anche la dirigentedella ripartizione Servizi alla Persona e il personale dell’ufficio tecnico.
Nell’occasione l’assessora Bottalico ha ribadito la volontà politica dell’amministrazione di:
– mantenere tutti gli 8 centri esistenti sul territorio, evitando il rischio di una riduzione da 8 a 5 e annunciando l’apertura di una nuova struttura a San Girolamo, nonostante il taglio delle risorse relative alla legge n. 285/97;
– definire uno standard qualitativo omogeneo dei servizi erogati su tutto il territorio cittadino, assicurando un monte ore minimo prestabilito per tutte le figure professionali impiegate e premiando, in sede di gara, eventuali interventi aggiuntivi e ulteriori figure professionali proposte dai partecipanti;
– tutelare le professionalità dei lavoratori impegnati storicamente in questa tipologia di servizi attraverso la valorizzazione dei curricula, in sede di gara, che testimonino l’esperienza specifica pregressa del personale impegnato;
– mantenere l’impegno di spesa precedente nonostante l’elevata riduzione dei trasferimenti ministeriali;
– prevedere la crescita complessiva dell’offerta di servizi per l’area Minori e Famiglie, anche in termini di utenti coinvolti e lavoratori impiegati, rendendo complementari le prestazioni appaltate, che restano a carico dell’amministrazione comunale, con gli ulteriori servizi a domanda individuale richiesti dagli utenti, che saranno attivati grazie ai buoni di conciliazione regionali;
– assicurare maggiore continuità ai servizi in favore sia degli utenti sia degli operatori, prevedendo, per la prima volta in assoluto, la durata quadriennale nell’affidamento attualmente in corso.
Nel corso dell’incontro l’assessora Bottalico e i tecnici dell’assessorato hanno quindi potuto raccogliere le osservazioni e le istanze formulate direttamente dai lavoratori presenti, oltre che dai sindacati, impegnandosi anche ad accompagnare la fase di passaggio tra il precedente appalto e la nuova gestione, al fine di garantire la corretta applicazione della clausola sociale e la massima garanzia possibile per i lavoratori. A tal proposito, è stato chiarito che la clausola sociale è valida complessivamente per tutti gli operatori impegnati nell’appalto precedente, senza alcuna distinzione tra i sottoservizi. Inoltre, al fine di elevare gli standard di servizio, si è concordato di redigere per la prima volta con le parti sociali un disciplinare di funzionamento del servizio che definisca gli indicatori di qualità, le modalità di accesso degli utenti e la formazione di graduatorie e che garantisca la continuità educativa degli utenti già in carico.
“Nonostante la precedente interlocuzione con tutti i sindacati confederati e le organizzazioni rappresentative delle cooperative sociali, registrate alcune perplessità – ha commentato Francesca Bottalico -, abbiamo ritenuto opportuno riaprire il confronto proprio per approfondire i contenuti del nuovo bando in relazione alla qualità dei servizi e alla tutela occupazionale. Credo sia stato un incontro proficuo perché ci ha consentito di ascoltare la voce delle decine di lavoratori presenti accogliendone le istanze e chiarendo ogni passaggio dell’azione amministrativa. Infine abbiamo rassicurato gli operatori e i sindacati presenti circa la strategia complessiva che mira esclusivamente al potenziamento dei servizi, rendendo complementare il bando comunale con il nuovo sistema regionale di accesso alle prestazioni per l’area Minori. Auspichiamo, pertanto, la massima partecipazione al bando già in corso di pubblicazione che rappresenta il più alto investimento di risorse nell’area Minori e Famiglie, per un servizio che sia capillare in ogni quartiere, compreso San Girolamo, che ad oggi non è coperto, e che preveda novità importanti, come l’educativa di strada”.
di Antonio Carbonara