Martedì 25 ottobre, ore 20.30
Nuovo Teatro Abeliano – Bari
Una storia sentimentale e un’amicizia intensissima, lunga quasi trent’anni. È quella che intercorre a cavallo tra ‘800 e ‘900 tra il celebre scrittore Marcel Proust (1871-1922) e il compositore venezuelano Reynaldo Hahn (1874-1947), naturalizzato francese e già abbastanza famoso a Parigi, dove si era trasferito dall’età di tre anni con la famiglia. Sarà dedicato a questa particolare “liaison”, che è anche artistica e musicale, il nuovo concerto della stagione del Collegium Musicum, diretto da Rino Marrone: l’appuntamento è per martedì 25 ottobre, alle 20,30, al Nuovo Teatro Abeliano di Bari (biglietto intero a 10 euro, ridotto a 7 euro per over 65, studenti e disabili, infotel: 340.499.38.26). In programma l’evento – organizzato in collaborazione con l’Alliance Française di Bari – «Un fuoco dolce come il tuo sguardo», dedicato al centenario dalla morte di Proust. Con la partecipazione e la drammaturgia del musicologo Guido Barbieri, ospite della serata, e con l’esibizione al pianoforte del pianista pugliese Maurizio Zaccaria.
Tra le musiche di Hahn proposte nell’impaginato, «Le rossignol éperdu» (per pianoforte), «Portraits de peintres d’après les poèms de Marcel Proust» (per recitante e pianoforte), «Divertissement pour une fête de nuit» (per orchestra da camera).
«La narrazione che accompagnerà in punta di piedi il concerto – spiega Barbieri – non è altro che cronaca immaginaria, sospesa tra verità storica e invenzione letteraria, del leggendario “voyage à Venise” di Marcel Proust e Reynaldo Hahn: un viaggio dal quale entrambi tornarono diversi da come erano partiti, una sorta di “itinerario iniziatico” durante il quale prendono coscienza del legame profondo che esiste tra storia e bellezza, tra realtà e immaginazione, tra verità e sogno. Come solo a Venezia può accadere. Nel maggio 1900 Hahn e Proust sono insieme a Venezia: la loro storia d’amore, iniziata sei anni prima e durata poco più di un alito di vento, è già giunta al tramonto, ma non il loro rapporto fatto di confidenze, confessioni reciproche, intese, letture e musica. In laguna vivono una primavera e una giovane estate di straordinaria intensità. L’amore tra i due uomini non rinascerà, ma la città “fondata sull’impossibile” – come l’aveva definita Jacopo Sansovino – rimarrà per sempre inscritta in profondità nella loro memoria dei due uomini».
Redazione