Sono 20 gli istituti scolastici che, ad oggi, hanno aderito al progetto promosso dall’assessorato al Welfare, realizzato in collaborazione con alcune realtà territoriali, per supportare gli studenti e sensibilizzare le giovani generazioni sul bullismo e sul cyber bullismo. A partire da ottobre e fino alla chiusura delle attività scolastiche, migliaia di ragazze e ragazzi potranno contare sul sostegno di psicologi e operatori specializzati grazie all’attivazione di sportelli di ascolto che prendano in carico situazioni critiche vissute da minori vittime di bullismo, sia all’interno di relazioni di gruppo reali sia in una rete di relazioni virtuali, e attraverso l’avvio di momenti informativi rivolti ai minori, agli insegnanti e alle famiglie, con l’obiettivo di fare prevenzione e contrastare un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani.
“Per affrontare un tema così delicato, esteso e sentito tra i giovani – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – è necessario rivolgersi direttamente a loro, nei luoghi della loro formazione, e coinvolgere anche le famiglie e i docenti in un processo essenzialmente di ascolto e di tutela. Abbiamo dedicato risorse e impegno in un progetto complesso perché richiede tempi lunghi e un lavoro strutturato che da un lato faccia affiorare paure e traumi delle vittime, dall’altro rimuova le ragioni dalle quali nascono le aggressioni e le prepotenze dei cosiddetti bulli. Spesso, infatti, si tratta di episodi che difficilmente emergono in modo esplicito ma che purtroppo segnano la vita di bambini e adolescenti, che non sempre hanno la forza di reagire ai soprusi e alle discriminazioni. È un fenomeno molto pericoloso, che si manifesti nella vita reale o in quella virtuale, anche perché tende ad essere imitato, soprattutto in assenza di una cultura del rispetto dell’altro e di una dimensione familiare attenta ai bisogni di bambini e adolescenti. Gli sportelli, che funzioneranno a cadenza periodica, sono quindi luoghi informali di ascolto che raccolgono segnalazioni e situazioni di disagio e fungono da antenne di prossimità sul territorio. Sono strumenti utili che rientrano in un progetto più ampio fatto di percorsi di sensibilizzazione sulla promozione della cultura della differenza di genere, sulla legalità e sull’antimafia sociale. Ci auguriamo che anche altre istituzioni, così come le associazioni attive sul nostro territorio, investano sempre più sulla prevenzione e sensibilizzazione in modo da invertire una tendenza preoccupante”.
Questi i progetti attualmente in corso:
“So… stare nell’amica strada”
Il progetto è ideato e promosso dall’aps C.L.I.O. – Centro laboratoriale interattivo e finanziato dall’assessorato al Welfare con il 5×1000 dei cittadini baresi: dallo scorso 18 ottobre fino a fine mese sono stati attivati degli sportelli di ascolto nelle scuole “San Giovanni Bosco”, “Clementina Perone – Carlo Levi”, “Principessa di Piemonte”, “Umberto I – San Nicola” e “Piccinni”, con incontri dedicati e momenti di formazione.
Attività del Centro servizi per le Famiglie Libertà
La struttura territoriale del Welfare comunale organizza incontri mensili in 3 scuole -“San Giovanni Bosco”, “Bianchi Dottula” e “Principessa Di Piemonte” -, e su richiesta delle scuole del territorio, a cura di una psicologa esperta che supporta gli studenti attraverso l’ascolto e la prevenzione.
“Bullismo e cyberbullismo: formare per sanare. Sportello Mede@ – pronto intervento antibullismo e cyber bullismo”
Nell’istituto “Marconi” sono state avviate le attività del progetto promosso dall’associazione Mede@ onlus, che dal 2016 porta avanti un progetto nazionale a contrasto del fenomeno con l’apertura di sportelli di ascolto antiviolenza di genere in diverse città italiane. Si tratta di un progetto qualificato e specializzato, di pronto aiuto alla vittima di bullismo e di riabilitazione e reinserimento del bullo stesso. Gli incontri, di circa 3 ore, si terranno su appuntamento, ogni 15 giorni, fino alla fine dell’anno scolastico.
Il progetto prevede 10 sportelli di ascolto da attivare nelle scuole, parrocchie e associazioni sportive cittadine che vogliano aderire.
Attività del Centro servizi per le famiglie San Nicola
Una volta al mese, da novembre ad aprile, presso l’IPSIA “Luigi Santarella” sarà attivo lo sportello adolescenza guidato da una psicologa esperta sul tema.
L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere competenze emotive, relazionali e comunicative degli adolescenti, sostenerli nel percorso di crescita, contrastare eventuali forme di disagio, mettere in atto iniziative per accettare e includere le diversità.
Inoltre, due volte al mese, presso il Centro servizi nel Borgo antico, si costituiscono dei gruppi di parola tra pari, rivolti a preadolescenti e adolescenti, per creare spazi di ascolto e condivisione, accogliere e sostenere esperienze dei/delle ragazzi/e, combattere il disagio e i comportamenti devianti.
Attività delCentro antiviolenza comunale
La struttura ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Don’t Bully be a Friend” nelle scuole, nelle parrocchie, nei principali luoghi di aggregazione giovanile e nelle agenzie educative del Comune di Bari e sui social network, coinvolgendo gli alunni degli istituti superiori di Bari, tra cui il “De Nittis-Pascale”, “Gorjux-Tridente-Vivante”, “Majorana”, “Mazzini-Modugno”, “Euclide”, “Fraccacreta”, “Fermi” e il “Giulio Cesare”. L’istituto Gorjux-Tridente-Vivante ha coinvolto tutte le prime e le quarte classi, mentre in tutti gli altri istituti è in corso la calendarizzazione degli incontri tematici. Il liceo De Nittis ha, invece, avviato un progetto di alternanza scuola-lavoro con 42 studenti coinvolti, che ha portato alla creazione di un murales nella sede del centro e di fumetti e volantini da utilizzare nella campagna.
In occasione della manifestazione “Generare Culture non Violente”, inoltre, il Centro antiviolenza ha presentato una mostra di tavole grafiche e illustrazioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze di una terza classe del liceo artistico “De Nittis” nell’ambito delle attività di formazione condotte.
Attività del Centro servizi per le famiglie Carbonara
A partire dallo scorso gennaio è stata avviata con cadenza quindicinale l’attività “Bulloni e bullette”, che ha visto la partecipazione di 30 minori ad incontro. Sono stati anche attivati gli sportelli di ascolto e prevenzione di fenomeni di bullismo nelle scuole “Lucarelli-Manzoni”, “De Marinis” e “Calamandrei”, cui si sono rivolti finora 55 studenti.
ufficio stampa Comune di Bari
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