Anche quest’anno l’assessorato alle Culture e la commissione Culture del Comune di Bari, con la collaborazione delle associazioni riunite nel progetto oMaggio a Bari, ideato e coordinato da Vito Signorile, celebrano la Giornata nazionale del dialetto.
L’iniziativa si terrà domani, martedì 17 gennaio, a partire dalle 10, a Palazzo di Città, alla presenza delle assessore Carla Palone e Paola Romano e del presidente della commissione Culture Giuseppe Cascella.
Operatori e associazioni parleranno di costumi, tradizioni e lingua barese, con performance di Davide Ceddìa, Rocco Capri Chiumarulo, Antonella Genga, Maria Giaquinto, Dante Marmone, Nicola Pignataro, Nico Salatino, Tiziana Schiavarelli, Vito Signorile.
Coordinata da Rosa Grazioso, consigliera incaricata del sindaco per le politiche di supporto alle attività culturali nelle scuole dell’obbligo, è prevista la partecipazione degli alunni degli istituti scolastici Perone Levi e Duse di San Girolamo.
Sempre domani, a partire dalle ore 18, alla presenza dell’assessore alle Culture Silvio Maselli, nel Museo Civico, in Strada Sagges 13, il programma dell’evento prevede letture e performance di poeti contemporanei, attori e musicisti.
L’anno scorso venne riservata particolare menzione, in apertura della manifestazione, a Francesco Saverio Abbrescia, al quale si fanno risalire le prime ipotesi di scrittura in dialetto. Quest’anno il privilegio è riservato a Gaetano Savelli autore, tra l’altro, della traduzione nel nostro dialetto della Divina Commedia di Dante.
La partecipazione alla festa della baresità è gratuita.
Di seguito le associazioni coinvolte:
Abeliano, Accademia Nicolaiana, Acli Dalfino, Arta, Artelier 195, Arterrae, Badathea, Movimento Internazionale “Donne e Poesia”, Figuranti di San Nicola, Kokopelli, L’allegra compagnia, Mare Barese, Circolo Comunicazioni Sociali Vito Maurogiovanni, Mondo Antico e tempi moderni, Musae, Orizzonti, Italo Ellenica “Pitagora”, Porta d’Oriente, Pugliarte, Quelli del Teatro, Radicanto, Radio Popizz, Said, Terrae, Time for smile, Al Noir, Polyphonè.
di Antonio Carbonara