BARI – DOMANI, Mercoledì 15 novembre, alla Libreria Laterza, Giuseppe Lupo presenta il libro «La modernità malintesa»
BIENNALE DEI RACCONTI D’IMPRESA
Prosegue la sezione letteratura della Biennale con lo scrittore e saggista Giuseppe Lupo, per presentare il suo libro «La modernità malintesa». In dialogo con Oscar Iarussi e il Presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana.
Mercoledì 15 novembre
Libreria Laterza – Bari (ore 18)
Mercoledì 15 novembre prosegue la seconda edizione della Biennale dei Racconti d’Impresa, organizzata e promossa dal Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT. L’appuntamento è con la sezione letteratura della manifestazione: alle 18, nella Libreria Laterza di Bari, lo scrittore e saggista Giuseppe Lupo presenta il suo libro «La modernità malintesa. Una controstoria dell’industria italiana» (Ed. Marsilio), in dialogo con il giornalista (e già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno) Oscar Iarussi e il presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana. Il volume sarà presentato dall’autore anche in mattinata, alle 10, all’Istituto Professionale «De Nora Lorusso» di Altamura.
«Secolo breve», «epoca di speranze e tragedie», «età della fine delle ideologie». Sono tante le definizioni del Novecento nel terzo millennio, in quella geografia enigmatica e indecifrabile che è il postmoderno. Demonizzato o santificato, incolpato o assolto, ha impresso una svolta epocale a economia e politica, ha inciso nel tessuto culturale e sociale del nostro paese, infrangendo equilibri secolari, mandando in frantumi la linea di continuità tra passato e futuro. Fino al salto decisivo: il tramonto della civiltà contadina e l’avvento dell’industrializzazione.
Attraverso snodi e fenomeni della storia italiana Giuseppe Lupo, appassionato studioso della stagione del boom economico, ripercorre il «paradigma interpretativo del moderno», dando voce alle sue figure più rappresentative, da Vittorini a Testori, da Fortini a Mastronardi, da Calvino a Pasolini. Facendo luce sul controverso rapporto fra umanesimo e scienza nella narrativa di fabbrica e nei periodici aziendali del secondo dopoguerra – da Donnarumma all’assalto di Ottiero Ottieri a Memoriale di Paolo Volponi, dalla rivista «Pirelli» a «Civiltà delle Macchine» -, approda al «realismo liquido» odierno, dominato dalla fine di quel proletariato che un tempo pareva marciare compatto e oggi sembra invece fragile e desueto. Se persone comuni ed élite intellettuali hanno reagito spesso con disagio e diffidenza a oscillazioni e problematiche che il vento del progresso ha portato con sé, forse è arrivato il momento di invertire la rotta. Di far riemergere dal sottosuolo in cui è rimasta nascosta una controlettura della modernità, originale, alternativa, progettuale, che aspiri a modificare il mondo, a «recidere il cordone ombelicale con il secolo terribile e maestoso di cui ci sentiamo ancora figli».
Tutti gli appuntamenti in programma della manifestazione sono gratuiti, info, dettagli e prenotazione degli eventi su biennaleraccontiimpresa.org.
Redazione