Canti di pace e di speranza, tra antiche e nuove polifonie, che dalle liturgie greco-ortodosse si spingono alle meditazioni contemporanee del compositore britannico John Tavener scomparso nel 2013.
Il dialogo interreligioso si fa musica per la sesta edizione del festival Oriente Occidente con il concerto intitolato Amal, dalla parola araba che vuole dire – per l’appunto – speranza. L’appuntamento è in programma sabato 20 ottobre, alle ore 20.30, nella Chiesa del Carmine di Bari (ingresso libero), dove il Florilegium Vocis Consort, quartetto vocale composto da Anna Giordano, Giovanna Greco, Sabino Manzo e Michele Dispoto, attraverserà i secoli e le tradizioni cattolica, ebraica e ortodossa con il violista da gamba Claudio Mastrangelo e la voce recitante Stefania Gianfrancesco.
Tra sacro e profano si potranno ascoltare un brano della liturgia ebraica, Shemà Israel, cantato, recitato e poi ripreso dalla viola da gamba, due responsori, Caligaverunt e Aestimatus, di Tomás Louis da Victoria, compositore, organista e cantore spagnolo del tardo Rinascimento, un passo della liturgia greco-ortodossa del XII secolo, Exomologiste, anche questo cantato, recitato e poi ripreso da Mastrangelo alla viola. E, ancora, due brani tradizionali, uno armeno, Alaghiaz, l’altro turco, Uskudara, pure questi sottoposti alla riproposizione per viola da gamba dopo essere stati intonati dal quartetto di cantori. Quindi, due meditazioni contemporanee, Tu vera pax di Sabino Manzo, direttore artistico di Oriente Occidente, oltre che voce e direttore al cembalo del Florilegium Vocis Consort, e The Lamb di John Tavener utilizzato da Paolo Sorrentino nel film Premio Oscar, La grande bellezza. Infine, alcune pagine di musica antica per sola viola da gamba utilizzate come punti di raccordo strumentale tra alcune esecuzioni vocali.
Il Festival Oriente Occidente è realizzato con il contributo di Regione Puglia, Comune di Bari, Fondazione Puglia e Arciconfraternita Maria SS. Del Carmine di Bari.
Info 348.4922738 e www.santateresadeimaschi.it.
addetto stampa
Francesco Mazzotta
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