Su proposta dell’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco, la giunta comunale ha approvato oggi l’adesione alla proposta di costituzione di una “Rete Italiana degli Urban Center” avanzata dalladirettrice dell’Urban Center Metropolitano di Torino. A tal fine è stata approvata la relativa lettera di intenti che sarà siglata a breve da Carla Tedesco per il Comune di Bari. Gli urban center italiani sono per la maggior parte organizzazioni di matrice pubblica, costituite nel tempo come forme istituzionali aperte e flessibili, con l’obiettivo di dialogare con gli attori locali coinvolti nelle politiche urbane.
“Negli scorsi mesi l’Urban Center di Bari ha funzionato come spazio di condivisione – sottolinea Carla Tedesco – mettendo insieme tecnici dell’amministrazione comunale, politici, cittadini singoli e associati, operatori economici, rappresentanti nel mondo delle professioni, associazioni di categoria, intorno a temi che riguardano le trasformazioni urbane in corso e in programma. L’adesione alla rete italiana consentirà all’Urban Center di Bari di allargare lo sguardo al contesto delle città italiane, scambiando esperienze e buone pratiche e attivando forme di cooperazione che coinvolgano soggetti economici e sociali, pubblici e privati. L’Urban Center potrà così anche rafforzare la propria operatività attraverso la partecipazione congiunta a progetti e programmi per l’acquisizione di fondi”.
La costituenda rete degli Urban Center, in particolare, è finalizzata a:
· mettere in relazione tra loro tutte quelle organizzazioni (urban center, case della città, laboratori urbani, ecc.) che si propongono come luogo di incontro, dialogo e interazione tra amministrazioni pubbliche, istituzioni, attori locali e comunità urbane, promuovendo l’apprendimento reciproco, lo scambio di conoscenze, competenze, informazioni, materiali, “best practices”.
· allargare la rete di città e organizzazioni interessate a diffondere un maggior coinvolgimento civico nel dibattito urbano e nelle diverse fasi del processo di pianificazione, supportando tutte quelle realtà territoriali – nazionali e straniere – interessate a dotarsi di un urban center.
· promuovere la cultura civica urbana e il concetto di città come comune responsabilità di amministrazioni e cittadini, secondo una prospettiva che consideri la costruzione delle politiche per la città l’effettivo luogo di sovrapposizione e di integrazione tra dimensioni territoriali e aree di governo differenti tra loro, e che provi a cogliere la complessità, la stratificazione, le potenzialità in termini socioeconomici (oltre che fisici) dei sistemi urbani, attivando il capitale culturale, sociale e relazionale che in essi risiede.
· proporre gli urban center come uno strumento a disposizione dei sistemi locali per generare, attivare e mettere efficacemente a sistema competenze, risorse ed attori, offrendo occasioni di dialogo e confronto allargato sulla pianificazione, la trasformazione e la gestione del patrimonio costruito delle nostre città, e migliorando le pratiche di coinvolgimento e inclusione degli attori locali nel processo politico urbano.
· rafforzare l’operatività degli urban center come luoghi di aggregazione, produzione, condivisione e sviluppo di conoscenze e competenze spendibili nella definizione della agenda urbana locale e nazionale, favorendo la partecipazione congiunta a progetti e programmi per l’acquisizione di fondi, lo sviluppo di esperienze pilota, la ricerca applicata alle politiche urbane, l’attivazione di forme di cooperazione tra le organizzazioni aderenti e i soggetti economici e sociali, pubblici e privati, che in esse operano.
Allo stato alla rete hanno già aderito formalmente, o sono in via di adesione l’Urban Center Metropolitano di Torino, l’Urban Center di Bologna, l’Urban center di Bari, l’Urban Center di Bitonto, l’Urban Center di Brescia, l’Urban Center di Ferrara e OfArch Spoleto.
di Antonio Carbonara