È stata pubblicata oggi la sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso proposto da Athanor Consorzio Stabile s.c.a.r.l. contro il Comune di Bari per la riforma della sentenza del TAR Puglia, Sezione I (n. 1441/2016), inerente l’affidamento del secondo stralcio dei lavori per il restauro del Teatro Piccinni.
Con la sentenza impugnata, il TAR Puglia aveva già dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal Consorzio Athanor contro gli atti con cui il Comune di Bari, ad esito di una gara pubblica, aveva affidato i lavori di ripristino e di adeguamento alle norme di sicurezza e relativa normalizzazione degli impianti del teatro comunale.
La sentenza della Corte di Stato conferma nei fatti quanto già affermato dal TAR Puglia, rigettando il ricorso proposto dal Consorzio Athanor partendo dall’assunto che la Commissione abbia agito correttamente nella fase della valutazione tecnica delle offerte presentate in sede di gara, come si legge nel dispositivo: “[…] in via generale, il Collegio osserva che l’appello non può trovare accoglimento, in quanto le valutazioni espresse dalla Commissione in ordine ai singoli elementi di valutazione, pur presentando talora profili di (peraltro, fisiologica) opinabilità, non manifestano quei profili di manifesta irragionevolezza che, soli, consentirebbero l’accoglimento in parte qua dell’appello”.
L’appellante è stato perciò condannato al pagamento delle spese legali, quantificate in 5.000 euro.
“Dopo un lungo contenzioso tra ditte concorrenti – commenta il sindaco Antonio Decaro – dovrebbero ripartire i lavori per la riapertura del Teatro Piccinni, uno dei passaggi fondamentali della nostra strategia di riqualificazione e attivazione di tutti i contenitori culturali cittadini. Proseguono intanto i lavori nel teatro Margherita e nell’ex Mercato del Pesce, mentre a settembre saranno aperti al pubblico tutti gli spazi riqualificati del Castello Svevo e sarà finalmente inaugurato l’auditorium Nino Rota”.
Ufficio comune di Bari
redazione