Si avvicina la conclusione di Bari in Jazz, il festival metropolitano che dal 6 luglio al 4 settembre ha portato nelle province di Bari e Brindisi 40 straordinarie proposte musicali: un’edizione speciale, pensata per celebrare i 20 anni della manifestazione, che ha saputo rappresentare le sue molteplici identità musicali e culturali grazie alla partecipazione di artisti come Ray Gelato & The Giants, Bokanté, Amaro Freitas, Matia Bazar, Le Vibrazioni, Javier Girotto, Aymée Nuviola, Faraualla, Simona Molinari & Cosimo Damiano Damato, Alba Carmona Duo, Luca Aquino, Francesco Bearzatti, Peppe Servillo e Solis String Quartet, Paolo Jannacci, Ambrogio Sparagna e molti altri.
Martedì 3 settembre, i Radicanto, storico ensemble guidato da Giuseppe De Trizio che fonde folk e canzone d’autore, animeranno il palco dell’incantevole Chiostro di Santa Chiara a Mola di Bari con lo spettacolo “Trapunto ti stelle… Omaggio a Domenico Modugno”: un viaggio coinvolgente attraverso la poetica del grande cantautore, per rievocare un capitolo significativo della storia e del costume dell’Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri. Suoni, storie, narrazioni riferite e ispirate alla tradizione millenaria del meridione d’Italia. Al centro, la musica, ridisegnata con fascino, eleganza e forte carica emotiva dai Radicanto.
La serata successiva, mercoledì 4 settembre, sarà invece il Sagrato della Basilica di San Nicola di Bari ad ospitare la chiusura della 21ª edizione del festival con i Mascarimirì. Amatissimo gruppo di electro world music pugliese, da oltre 20 anni i Mascarimirì esplorano una vasta gamma di sonorità, con influenze contemporanee e arrangiamenti audaci. La loro musica incarna il concetto di “Tradinnovazione”: un mix esplosivo di folk e ricerca, con contaminazioni che vanno dal dub al reggae, dal rock all’hard-core, senza tralasciare l’utilizzo di synth e moderni strumenti elettrici.
RADICANTO
Trapunto di stelle…
Omaggio a Domenico Modugno
3 Settembre 2024
Chiostro di Santa Chiara | Mola di Bari
Ore 21:00
Ingresso: 11,50 euro
Maria Giaquinto, canto e narrazione
Giuseppe De Trizio, chitarra classica, arrangiamenti
Adolfo La Volpe, chitarra elettrica
Francesco De Palma, cajon
La figura di Domenico Modugno è rimasta centrale nel panorama italiano della musica d’autore. Il passare del tempo non ha scalfito la prorompente modernità del celebre cantante pugliese, anzi, soprattutto nell’ultimo decennio Modugno è stato recuperato dalla nuova onda sonora legata al folk rock che ne ha rivendicato la discendenza.
Domenico Modugno ha avuto una carriera ricca di sfaccettature: come autore è stato il primo a fondere la musica popolare con la canzone d’autore; quindi, ha abbracciato e rinnovato il panorama della musica leggera, è stato attore di teatro e di cinema, un personaggio unico.
Questo concerto (tratto dall’omonimo disco) intende contestualizzare l’arte di Domenico Modugno restituendola alla sua terra di provenienza. Non a caso la Puglia sta vivendo proprio in questi anni una sorta di Rinascimento, basti pensare a come il Salento è stato in grado di valorizzare la cultura musicale legata alla Taranta e alla Pizzica, rendendola un fenomeno popolare in tutta Italia e all’estero e ricevendone un grande ritorno in termini di immagine e di indotto economico. Così una figura come quella di Modugno, che da Polignano a Mare, provincia di Bari, ha portato le sue radici in giro per il mondo, può essere il perno intorno al quale costruire la nuova musica di questa parte di Puglia.
Un lavoro che rivisita la vita e le canzoni del grande cantautore Domenico Modugno in forma di oratorio teatrale e musicale. Suoni, storie, narrazioni che si sono riferite e ispirate alla tradizione millenaria del meridione d’Italia: una terra fatta di contatti. Terra di emigrazione e di ospitalità al tempo stesso. Terra di lavoro, di memoria, di sguardi che attraversano i filari di alberi per finire nel mare.
Le impennate vocali di Domenico Modugno celebrano la terra, il senso dello stare insieme, la lingua del mare.
I Radicanto con i loro arrangiamenti ridisegnano con fascino, eleganza e forte carica emotiva le melodie del cantautore.
La musica conduce lo spettatore in un viaggio emozionante attraverso la poetica frizzante e carica di pathos di Domenico Modugno rievocando un pezzo importante della storia e del costume dell’Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri.
Su tutto la musica che disegna e confeziona vestiti nuovi e freschi con arrangiamenti originali per abitare le sue liriche senza età.
MASCARIMIRÌ
4 Settembre 2024
Sagrato Basilica di San Nicola | Largo Abate Elia, 13 – Bari
Ore 21:00
Ingresso libero
In collaborazione con Svi Sim Congress
Claudio “Cavallo” Giagnotti: voce, tamburello, flauto
Vito Giannone: mandolino elettrico
Mino Giagnotti: tamburello, chitarra, voce
Alessio Amato: elettronica
Nati come gruppo di Pizzica Salentina, la loro storia rappresenta il ponte ideale tra il passato e il futuro, capace di brillare non solo nel contesto italiano ma anche internazionale. Da oltre 20 anni incarnano il concetto di Tradinnovazione, ‘melting pot sonoro’ in cui la tradizionale musica salentina cambia volto e si confronta con altre sonorità, dal dub al reggae, dal rock all’hard-core. “Punk-hard-core-tarantolato salentino” è la definizione usata per sottolineare la sperimentazione del gruppo che innesta al patrimonio tradizionale tecniche fino ad allora estranee. Iniziano le prime tournée europee in Francia, terra che più volte li ospiterà. Nel tempo accoglie nuovi strumenti, come chitarre elettriche, synth e batteria. Al leader Claudio “Cavallo” si riaffianca, in un simbolico re-incontro tra vecchio e nuovo, il fratello “Mino” Giagnotti, definito dalla critica, una delle voci più interessanti del panorama popolare salentino: Mino canta sull’onda sonora di chitarre distorte, riff “arrabbiati”, tappeti musicali creati da sintetizzatori e moderni strumenti elettrici. Ne viene fuori un sound potente, originale e audace e nasce una nuova idea di spettacolo musicale denominata “Ballati!!!”. Negli anni i Mascarimirì arrivano a suonare addirittura in Australia e contemporaneamente gettano le basi per un nuovo grande progetto musicale e documentaristico “GITANISTAN”, lo “Stato” immaginario delle famiglie rom salentine.
BARI IN JAZZ è un festival metropolitano, reso tale grazie al prezioso contributo e collaborazione del Ministero della Cultura, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura e i comuni di Bari, Bitetto, Fasano, Monopoli, Mola di Bari, Noci, Sammichele di Bari, Sannicandro e Polignano a Mare.
Gli eventi della Festa del Mare 2024 fanno parte di un cartellone dell’estate barese, promosso dalla Regione Puglia – Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura a valere su fondi POC Puglia 2014/20 Asse VI – Azione 6.8 in collaborazione con il Comune di Bari – Assessorato alle Culture e Turismo. https://www.festadelmarebari.it/
I concerti di Faraualla, Fanelly e Il Colore del Mediterraneo sono parte della Programmazione Puglia Sounds 2024.
BARI IN JAZZ: dal 6 luglio al 4 settembre, un caleidoscopio di volti e generi musicali, con un variegato cast di artisti nazionali e internazionali, affiancati da talenti locali, nei suggestivi luoghi della Puglia.
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INFO PER IL PUBBLICO
www.bariinjazz.it
Tel: 080.2223328 / 366.3397036 (orari d’ufficio) – info@abusuan.c