Nella giornata di ieri si è svolta in Prefettura, alla presenza del Prefetto di Bari Marilisa Magno e del Prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’ Agenzia nazionale per la destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia (ANBSC), la conferenza dei Servizi per l’acquisizione al patrimonio comunale dei Beni confiscati alla mafie nel territorio pugliese.
L’incontro, a cui hanno partecipato tutti i delegati dei comuni destinatari dei beni confiscati, è stato utile per evidenziare e condividere le buone pratiche di assegnazione dei beni e le procedure necessarie e propedeutiche all’assegnazione degli stessi messe in campo dagli enti locali.
Con la firma della manifestazione di interesse al Comune di Bari sono stati assegnati 76 beni tra cui ville, locali, appartamenti e terreni, per i quali, l’assessore al patrimonio Vincenzo Brandi, ha condiviso con il Direttore dell’Agenzia la possibile destinazione individuata per ognuno di essi.
Nello specifico il direttore dell’Agenzia ha apprezzato alcune scelte di destinazione compiute dall’amministrazione comunale di Bari rispetto ad alcuni beni confiscati, come l’affidamento del terreno in via Camillo Rosalba all’associazione “Agebeo e amici di Vincenzo Onlus” sul quale nascerà un Centro di accoglienza per le famiglie dei bambini ricoverati nei reparti opedalieri emato-oncologici, per la riqualificazione e l’assegnazione in emergenza abitativa di strutture che hanno consentito a 10 nuclei familiari di ottenere un’abitazione e per l’affidamento di ulteriori strutture ad associazioni operanti sul territorio che nei prossimi mesi saranno aperte alla città attraverso svariate attività.
“Quello di Bari è un ingente patrimonio immobiliare confiscato da restituire alla collettività e attraverso cui testimoniare l’impegno dell’amministrazione sul tema della legalità e del riuso sociale sul territorio – commenta Vincenzo Brandi . Le finalità che vogliamo perseguire nella gestione dei beni è quella dell’apertura di questi spazi alle attività dei cittadini o che possano generare un’utile sano per la città. Dopo Reggio Calabria, sede dell’agenzia nazionale beni confiscati, Bari sarà la prima città italiana ad accedere ai fondi messi a disposizione del Ministero delle Infrastrutture per la ristrutturazione dei beni confiscati da destinare a provvedimenti di emergenza abitativa. Questo ci consentirà di assegnare ulteriori ricoveri di emergenza alle tante famiglie in difficoltà che in questo momento vivono situazioni di assoluto disagio. Il risultato ottenuto si inserisce in una più ampia azione di intervento sulle politiche della casa a cui stiamo cercando di far fronte con tutti i mezzi a nostra disposizione. Abbiamo il compito di trasformare questi patrimoni derivanti da proventi illeciti in nuovi diritti e in nuove opportunità per i cittadini tutti, e in particolare per i nostri ragazzi, a cui dobbiamo insegnare il valore e i benefici del vivere nel rispetto la legalità”.
Ulteriore buona pratica esposta dal delegato del Comune di Bari è rappresentata dalla possibilità di affittare beni confiscati, aventi destinazione commerciale per poi utilizzare i profitti per finanziare le attività sociali condotte dall’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata.
di Antonio Carbonara