Bari: incontro monotematico sulle liste d’attesa con le organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL

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Prosegue il confronto tra l’ASL Bari e le organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL sui punti definiti nel protocollo di intesa siglato lo scorso 12 dicembre tra la Regione Puglia e le confederazioni regionali di CGIL, CISL e UIL.

 

Due sono stati gli incontri, (13 marzo u.s. e 3 luglio u.s.), con i segretari CGIL Bari Gigia Bucci, CISL Bari BAT Giuseppe Boccuzzi e UIL Puglia Bari Aldo Pugliese che hanno portato alle seguenti determinazioni:

 

  1. definizione e attuazione di un piano straordinario per il servizio 118, al fine di razionalizzare e ottimizzare il settore dell’emergenza urgenza sul territorio. Sul punto, il Direttore generale Dott. Vito Montanaro si è impegnato a riorganizzare in maniera organica il servizio all’esito della gara aziendale di affidamento delle postazioni 118 e alla contestuale trasformazione dei PPI che non raggiungono gli standard previsti dal D.M. 70/2016, senza comunque, determinare buchi e/o scoperture del servizio, in alcuni territori;
  2. in considerazione della riconversione degli Ospedali di cui è prevista la chiusura, le OO.SS. hanno chiesto alla Direzione  Generale dell’ASL Bari di individuare e programmare le azioni necessarie ad implementare e/o attivare i PTA (Presidi Territoriali di Assistenza), il tutto finalizzato all’aumento qualitativo – quantitativo dell’offerta sanitaria a fronte dei rilevanti bisogni di salute delle aree interessate. Al riguardo il Direttore Generale si è impegnato ad un razionale utilizzo dei fondi, pari a 97 ml, allocati nei fondi FESR 2014 -2020, per l’esecuzione di lavori di adeguamento dei PTA esistenti nell’ASL Bari, con l’obiettivo prioritario di potenziare le zone carenti;
  3. si è chiesto da parte sindacale di definire e attuare un piano straordinario di assunzioni del personale sanitario per il periodo 2017-2019, per far fronte alla cronica carenza di personale. Su tale punto il Direttore Generale ha confermato che le procedure concorsuali più importanti e urgenti (ex multis il concorso per 119 199 posti di infermiere) sono in fase avanzata, ponendo come limite massimo della relativa conclusione il mese di settembre p.v.;
  4. con riferimento alle numerose criticità denunciate dalla popolazione per le liste di attesa e per il funzionamento dei CUP, CGIL CISL e UIL hanno chiesto di attivare un “progetto aziendale per l’abbattimento delle liste d’attesa” individuando specifiche misure di intervento e istituendo all’uopo obiettivi di risultato per le diverse prestazioni sanitarie. Il progetto deve prevedere il monitoraggio trimestrale dei risultati da parte della Direzione Sanitaria, in apposite sessioni di audit sociale con le OO.SS., rilevanti ai fini della valutazione dei responsabili di progetto e di misura. Si è convenuto di monitorare, con la previsione di interventi sanzionatori, le dinamiche relative all’attività intra moenia del personale contestualmente impiegato nel progetto, onde evitare storture nel rapporto tra volumi di prestazioni rese in attività ordinaria e quelle in attività intramoenia.

Il giorno 26 luglio p.v. è stato programmato un incontro monotematico sulle liste d’attesa e sulla strutturazione dei CUP, valutando tra l’altro la proposta del Direttore Generale di implementare a livello aziendale con cadenza trimestrale, un sistema di monitoraggio basato sulla c, d. “settimana indice”.

I Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL di Bari, Gigia Bucci, Giuseppe Boccuzzi e Aldo Pugliese hanno posto, inoltre, al tavolo di confronto l’esigenza di sistematizzare il governo dell’offerta dei servizi sul territorio, al fine di:

 

  • garantire risposte appropriate e tempestive ai bisogni di salute dei cittadini affetti da condizioni di cronicità, di fragilità, di poli-patologia, di elevata complessità assistenziale, mediante un equo sistema di accesso, che riduca e semplifichi la fase burocratica ed in cui sia assicurato equilibrio tra prestazioni istituzionali e prestazioni libero-professionali;
  • riequilibrare l’offerta territoriale rispetto alla offerta ospedaliera, privilegiando le dimensioni della “prossimità”;
  • la disattivazione delle Unità Operative, così come prevede il Piano di Riordino approvato dalla Giunta Regionale, con la contestuale attivazione dei servizi territoriali necessari a sostituire i servizi disattivati;
  • erogare prestazioni ambulatoriali semplici (mono-prestazioni) e complesse (day service) mediante un sistema di “presa in carico” che favorisca l’accesso primario dei cittadini ai servizi riducendo il filtro delle prenotazioni;
  • rispettare le previsioni normative in materia di tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali e di ricovero.
  • rendere fattibile ed estesa la misura ADI (assistenza domiciliare integrata) che, oggi, come viene erogata, è semplicemente ridicola;
  • assicurare la continuità assistenziale delle persone malate e non autosufficienti deve diventare una priorità per la ASL BARI nell’ambito della programmazione della sanità del territorio.

di Alessandro Guastella

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