Venerdì 14 giugno, a partire dalle 20, torna il Bari International Gender Film Festival, che stavolta va in tour al Cineporto di Foggia (via San Severo), per diffondere e stimolare i temi del genere, dell’identità e dell’orientamento sessuale, favorendo la condivisione di esperienze con il territorio. Lo speciale appuntamento (in collaborazione con Apulia Film Commission, Osservatorio LGBT di Capitanata contro le discriminazioni, Arcigay Foggia “Le Bigotte”, Agedo Foggia “Gabriele Scalfarotto”, Rete Genitori Rainbow, Famiglie Arcobaleno Puglia, Gaycs Puglia, Associazione Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti) è un altro prezioso segmento che prelude al festival sulle diversità di genere della città di Bari – promosso dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. Onlus, e realizzato con il sostegno della Regione Puglia -, le cui attività sono ormai distribuite lungo tutto l’arco dell’anno, e che si svolgerà, nella sua terza edizione, dal 21 al 28 settembre 2019 a Bari (direzione artistica a cura di Tita Tummillo e Miki Gorizia).
Foggia è la capitale del Tavoliere, e il festival l’ha scelta come seconda tappa di «BIG Tour» (dopo Taranto, l’anno scorso), per un viaggio di ibride esplorazioni e inediti sconfinamenti di arti, generi e mondi. Al Cineporto si svolgerà un’intera giornata, a ingresso libero, dedicata a una selezione di titoli internazionali che con grazia, ironia e delicatezza affrontano tematiche LGBTQI: un’occasione per godere di opere particolari fuori dai grandi circuiti di distribuzione cinematografica.
Si parte alle 20 con i saluti dei direttori artistici del BIG. A seguire Big Tour Shorts, tre cortometraggi di autori indipendenti tra i più apprezzati in Italia e all’estero. «Odio il rosa» di Margherita Ferri (Italia, 2017) racconta la storia di Violante, una bambina di soli 9 anni, ma già incredibilmente a proprio agio con la sua identità di genere. Si sente un ragazzo, ama lo sport, la breakdance, i pantaloni e soprattutto odia il colore rosa.
«Mirko» di Stefano Sbrulli (Italia, 2017) è un ragazzo transgender che ripercorre, nella sua quotidianità, i momenti importanti della sua transizione, felice dei risultati raggiunti: il suo corpo è cambiato, i familiari lo supportano, la sua fidanzata lo ama.
«Moms of Fire» di Joanna Rytel (Svezia, 2016), è la storia di due amiche incinte durante gli ultimi giorni di gravidanza: con gli ormoni impazziti, si lasciano andare all’ozio totale, ad indicibili pettegolezzi, vizi irrefrenabili e fantasie erotiche, pianificando, alle spalle dei mariti, fughe verso destinazioni esotiche.
Alle 21,15 spazio a «The Best of BIG 2018», una selezione del meglio proposto lo scorso anno dal festival. Si inizia con «La Classe – Keep Calm and Love», videoclip realizzata nell’ambito del progetto BIG School, laboratorio didattico e formativo di educazione alle differenze, dedicato agli studenti delle scuole superiori, a cura dell’équipe BIG e Cooperativa Sociale AL.I.C.E. Onlus, sviluppato con l’Istituto Ettore Majorana di Bari-Palese. A seguire la proiezione di «Théo et Hugo dans le même bateau» (Francia, 2016) di Olivier Ducastel & Jacques Martineau, film premiato con l’Audience Award alla Berlinale 2016. Due ragazzi si incontrano in una dark room e, nell’orgia dei corpi, si riconoscono e innamorano al primo sguardo. Quando la frenesia si esaurisce i due, assaliti dalle paranoie, iniziano a vagare per la città raccontandosi ansie, sogni e speranze sul proprio futuro.
Ufficio stampa BIG