Giovedì 17 novembre vanno in scena altri due appuntamenti di notevole rilievo, all’interno dell’ottava edizione del Bari International Gender Festival. Alle 20 nella Palestra di Spazio13 (ingresso da via Maggiore Turitto 13/17) tocca al Collettivo MINE: il gruppo è un esperimento di creazione orizzontale e di scrittura coreografica a dieci mani che si propone di portare avanti un lavoro di ricerca incentrato sulla condivisione di pratiche, sperimentazioni e linguaggi. Sul palco, il collettivo porta «Corpi Elettrici», la trasposizione dal vivo di un percorso sinergico, un disco danzato, una riflessione collettiva sul solo e sull’elettricità fra corpi che interagiscono anche senza toccarsi, nella sola reciprocità.
Lo spettacolo nasce come progetto speciale di «Gender Bender» e del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, messo a punto durante il lockdown per far lavorare insieme i 5 dancemaker del Collettivo con 20 allievi dei corsi di Musica Elettronica e di Musica Applicata. Da questi incontri, avvenuti nella forma di sessioni in videoconferenza, sono state realizzate 20 brevi opere video, ognuna delle quali è il risultato del dialogo profondo e poetico tra una dancemaker e un allievo del Conservatorio. Da questi 20 video, poi, il Collettivo MINE ha messo a punto una nuova creazione per il palcoscenico.
Alle 22, all’Officina degli Esordi si svolgerà il concerto della celebre band OvO, un gruppo indie noise rock formato nel 2000 da Stefania Pedretti (voce e chitarra) e Bruno Dorella (batteria). Dopo aver autoprodotto alcuni album, pubblicano alcuni dischi su Load Records, Blossoming Noise, Supernatural Cat, Artoffact Records. Importanti le loro collaborazioni con altri gruppi nazionali e internazionali e la risonorizzazione dal vivo del classico dell’espressionismo tedesco, «Nosferatu il vampiro» di Friedrich Wilhelm Murnau.
Biglietti per entrambi gli eventi su dice.fm.
redazione