BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL
L’artista multidisciplinare e pluripremiata Nunzia Picciallo porta in scena «Lemmy B.», progetto artistico coreutico che guarda al rapporto tra assoggettamento e soggettivazione.
Giovedì 14 novembre, ore 21
Fondazione “Pino Pascali” – Polignano a Mare
Giovedì 14 novembre, alle 21, in un appuntamento speciale che si svolgerà alla Fondazione “Pino Pascali” di Polignano a Mare, prosegue il BIG – Bari International Gender Festival. In scena Nunzia Picciallo, pluripremiata artista multidisciplinare di origini pugliesi, in «Lemmy B.». Lo spettacolo, il cui accompagnamento drammaturgico e testo di sala è a cura di Tita Tummillo De Palo, è uno dei fiori all’occhiello della decima edizione del BIG, progetto selezionato dell’ambito di «Boarding Pass Plus 24», con il supporto di Short-Theatre and Materiais Diversos, nonché finalista del «Premio Twain_direzioniAltre» 2024.
Biglietti su dice.fm e al botteghino in sede, info su bigff.it.
È «uno stravolgimento di prospettiva nel definirsi, una decisione radicale nel pensarsi. Una soggettività non prevista si manifesta e afferma la volontà di essere presenza generativa, in un sistema dominante che adotta la paura come elemento fondante all’interno di uno schema di controllo meticoloso, asfissiante. L’estetico e il politico si instaurano reciprocamente nello spazio abitato da Lemmy B. e stimolano pratiche trasformative, attraverso le quali il soggetto si apre a un divenire non determinato».
Le creazioni di Nunzia Picciallo spaziano tra danza, performance e arti visive. L‘indagine che caratterizza il suo lavoro si pone come mutevole e continua ricerca delle dinamiche fondative tra il corpo inteso, come soggettività in divenire, e il sistema-spazio. L’artista ha ricevuto il il Premio Performance all’International Solo Tanz Theatre e Cortoindanza Incentivo alla Scrittura Coreografica. È stata anche selezionata per Stray Birds Platform 2023 e la Vetrina della Giovane Danza D’autore 2022.
«Lemmy B.» è un’indagine artistica che guarda al rapporto tra assoggettamento e soggettivazione. «Un processo aperto verso il desiderio, una pratica di autodeterminazione». «Partendo da un posizionamento (donna, no-binary) che ha generato consapevolezza – spiega Nunzia -, vorrei affrontare il tema della paura come un elemento fondante di un sistema strutturale giocato sulla violenza, e creare un “safe space” di riappropriazione dell’identità, intesa come possibilità mutante e mutevole. Il corpo è pensato come dispositivo politico in quanto riconfigura il rapporto tra soggetto e oggetto, e apre a nuove narrazioni possibili rispetto all’immaginario dominante».
CREDITI
BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia, PACT Puglia Culture a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Puglia Culture, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Ambasciata di Norvegia, il Performing Art Hub Norway e il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo. Il festival è realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Archivio di Genere, Università LUM, Città Metropolitana di Bari – Biblioteca De Gemmis, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, Fondazione Museo Pino Pascali, insieme a Articolo 12, ResExtensa, Toi Toi, Officina degli Esordi, Imago, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H, Armata Brancaleone, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Coordinamento Festival Lgbtq, Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, Spine Bookstore, AiSG, LoStabile, Fondazione H.E.A.R.T, Aendor Studio, Dittongo, Experience Room, Frulez, Buò.
Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.
Il Focus Arte contemporanea è realizzato in coproduzione con Spazio Murat.
redazione