L’altro colore dell’identità. Il diario di un corpo senza privacy. Una storia d’amore e battuage. Il tenero avvicinamento di due ragazze in uno Stato omofobo. Sono i temi della seconda giornata di proiezioni del Bari International Gender Film Festival, che si terrà domenica 22 settembre 2019, all’AncheCinema di Bari, in Corso Italia 112, dalle ore 18.
L’apertura sarà affidata al cortometraggio LEI: L’altro sé (2018) di Clelia Facchini, giovane filmmaker molfettese già protagonista al MedFilmFestival 2017. In un’appassionante cavalcata di immagini e musica, la regista – che sarà in sala per salutare il pubblico – mette a fuoco l’identità come una tela solcata da segni, graffi e colori in cerca della sfumatura inesplorata, rivelatrice del Sé più autentico (ore 18).
C’è il processo di unboxing di un corpo, invece, al centro della pellicola tedesca che seguirà,Searching Eva (2019) di Pia Hellenthal, presentata nella sezione Panorama della 69ma edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Eva, protagonista del lungometraggio, è una ventenne di origini italiane che vive a Berlino; modella, artista e sex worker, ha fatto della sua esistenza un racconto senza privacy. Come in un diario pubblico, la regista ne cattura mimeticamente la quotidianità, tra uscite nei club, frammenti di vita familiare ed esclusivi rendez-vouz. La pellicola è un pretesto per discutere di corpo, identità e sfera pubblica: il disvelamento di Eva, dato in pasto ai social media, mette in crisi la stabilità di categorie culturali come “femminile”, “prostituzione” e “bisessualità”.
Plaire, aimer et courir vite (2018) di Cristophe Honoré è la terza pellicola in programma (ore 20). Sullo sfondo c’è la Francia degli anni ’90 con la sua trama di amori clandestini, consumati tra battuage e rêveries, e la minaccia silenziosa dell’Aids che spaventa la comunità omosessuale. Proiettato con la collaborazione del Festival Orlando di Bergamo, il film racconta una storia d’amore che ripercorre gli anni Novanta come un’epopea: la musica dei Massive Attack, gli incontri nei cinema, le telefonate nelle cabine telefoniche e distanze tra generazioni che per intensità sanno di eterno. Quella tra Jacques, scrittore di successo, e Arthur, studente universitario, è unastoria romantica e senza possessioni, che si dilata nel tempo e nello spazio superando ogni limite di coppia, ambientale, familiare e persino del corpo.
Chiude la programmazione il film Rafiki (2018) della regista keniota Wanuri Kahiu, che inaugura il focus del BIG sui diritti LGBTQI+ in Africa (ore 22:30). Protagoniste del film sono Kena – una ragazza di origini modeste che sfreccia per le strade di Nairobi con lo skate, lo stereo acceso e le moto dei suoi amici maschi – e Ziki – una giovane di buona famiglia, impeccabile nel look, che s’intrattiene con le amiche, truccandosi e ballando le ultime canzoni alla moda. Per quanto diverse, le due ragazze inizieranno ad osservarsi, avvicinandosi teneramente nonostante la rivalità politica che divide le loro famiglie. Censurato in Kenia, il film sfida l’ottusità uno fra gli Stati africani che vietano per legge le relazioni omosessuali. La regista è oggi rifugiata in Francia. Il film, proiettato in collaborazione col Festival MIX Milano, è la prima pellicola keniota al festival di Cannes del 2018.
È ricca l’offerta del BIG anche per lunedì 23 settembre: la mostra personale di Pasquale Rubino, intitolata Tutto è come appare (ore 19, AncheCinema), anticiperà la proiezione di Normal (2018) diAdele Tulli, in sala a partire dalle 20. Seguiranno il cortometraggio Merci mais non merci diAlessandra Beltrami (2018) e il film Tucked (2018) di Jamie Patterson, proiettato in collaborazione con i festival Orlando di Bergamo e Gender Bender di Bologna.
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Il Bari International Gender Film Festival è il festival del cinema e delle arti performative su differenze di genere, identità ed orientamenti sessuali della città di Bari, promosso e organizzato dalla Cooperativa AL.I.C.E e realizzato con il sostegno della Regione Puglia, del Comune di Bari, di enti pubblici e privati, associazioni e cittadini, con la preziosa partnership di Apulia Film Commission, sostenitore del progetto dal 2015.
Il tema scelto per l’edizione del 2019, la quinta della storia del festival, è “Big Community”. In questo tempo di muri di rabbia, steccati identitari e gabbie del pensiero, riaffermare la comunità è necessario e rivoluzionario. Una comunità in cui sia possibile esistere, diventare, amare e raccontarsi senza sospetti e pregiudizi, celebrando l’unicità della propria natura. Con questo obiettivo culturale, il BIG Festival candida le arti a riscrivere la grammatica fondamentale delle relazioni umane, con l’obiettivo di promuovere una cultura di rispetto verso le diversità di genere, identità e orientamento sessuale.
Il programma completo del Bari International Gender Film Festival, le sinossi delle proiezioni e maggiori informazioni sulle location e sui ticket d’accesso sono disponibili sul sito internet www.bigff.it. Info e prenotazioni performance:349.226.54.99 – 347.507.15.01. Info e prenotazioni proiezioni: 328.2549669 – 329.611.22.91.
*Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli*
*L’accesso alle proiezioni dei film non è consentito ai minori di 18 anni*
Contatti
Sito internet: www.bigff.it
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Ufficio stampa Bari International Gender Film Festival