È stato presentato questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, il progetto “Lavoro di Squadra” realizzato da ActionAid Italia, C.U.S. Bari e dalla cooperativa sociale Operamica, con il finanziamento di Fondazione con il Sud, il cofinanziamento di AXA Italia e il patrocinio gratuito del Comune di Bari.
“Lavoro di Squadra” conivolgerà 48 ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, che hanno abbandonato gli studi e non hanno un’occupazione. Attraverso il progetto si intende sostenerli durante un percorso di reinserimento nel contesto socio-economico di riferimento attraverso la pratica sportiva. L’iniziativa è rivolta, in particolare, ai giovani residenti nei quartieri di Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto e Santa Rita.
Ad illustrare i dettagli gli assessori al Welfare e alle Politiche educative e giovanili, Francesca Bottalico e Paola Romano, la referente territoriale di Bari ActionAid Grazia Moschetti, il presidente del C.U.S. Bari Giuseppe Seccia, il presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva e Gennaro Fortunato, presidente della cooperativa sociale Operamica.
Il cuore del progetto, che avrà durata biennale, risiede nell’alternanza di incontri formativi e di empowerment in aula e la pratica di alcune discipline sportive. Attraverso allenamenti costanti di vela, canottaggio e atletica, i partecipanti al progetto potranno sviluppare competenze come la capacità di collaborare e lavorare in team e di seguire percorsi logici diversi incentrati sulla programmazione per obiettivi, recuperando così fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Contestualmente i ragazzi prenderanno parte ad incontri in aula, finalizzati a far emergere e riconoscere le proprie risorse e a definire un obiettivo personale di medio-lungo periodo dal quale partire per migliorare la propria situazione socio-economica.
Sarà inoltre realizzato un percorso di orientamento lavorativo e formativo, nel corso del quale verranno forniti ai ragazzi strumenti utili ad affrontare il mondo del lavoro, partendo dalla simulazione di colloqui di lavoro e dalla redazione di un curriculum vitae efficace. Il progetto prevede, infine, l’erogazione di borse lavoro di 300 euro ciascuna per l’avvio di piani di inserimento lavorativo elaborati dai ragazzi stessi con l’aiuto di esperti.
“Grazie ad ActionAid – ha esordito Paola Romano – oggi aggiungiamo un’ulteriore tassello nella programmazione del lavoro che stiamo realizzando sulle periferie, in particolare nel Municipio IV. Siamo partiti con la rivitalizzazione del mercato di Carbonara con “Young Market Lab”, poi sempre con Actionaid abbiamo portato avanti un progetto contro la dispersione scolastica, qualche mese fa abbiamo inaugurato l’asilo nido comunale “Montessori” e continuiamo con questa iniziativa che vede coinvolti diversi attori. Daremo tutto il sostegno possibile, proponendo ai ragazzi di usufruire dei servizi di Porta Futuro, tra cui il bilancio delle competenze, gli incontri mirati con le imprese e, per coloro che scoprono una particolare propensione, l’aiuto necessario ad avviare un’attività imprenditoriale”.
“Oggi consolidiamo una collaborazione già avviata con Actionaid e con la rete scolastica territoriale per un progetto analogo, che lo scorso anno ha coinvolto diversi minori a rischio di devianza – ha sottolineato Francesca Bottalico – con l’idea che è necessario lavorare in maniera integrata con le famiglie, il territorio, la comunità e la rete delle agenzie educative. L’approccio educativo deve partire da ogni singola storia in modo da valutare desideri, risorse e percorsi di reinserimento dei ragazzi. Per ognuno di loro sarà siglato un patto educativo che coinvolgerà le famiglie e il contesto territoriale, dove l’amministrazione sta investendo diverse risorse. È di pochi giorni fa la pubblicazione del bando per la gestione di vari servizi, tra cui un Centro servizi per famiglie e l’attivazione di un progetto di educativa di strada che prevede la costituzione di educatori di prossimità, impegnati nelle periferie per agganciare gli adolescenti più lontani dalle istituzioni”.
“Siamo impegnati nel rafforzamento della comunità giovanile per incidere sul cambiamento del territorio e contribuire a una visione di sviluppo locale capace di tenere al centro proprio i cittadini – ha dichiarato Grazia Moschetti -. Lavoro di squadra sarà una sfida per tutti, non solo per i giovani che si alleneranno con noi: infatti, affinché l’accesso alle opportunità d’inserimento socio-lavorativo possa davvero rimettere in moto le loro vite, abbiamo bisogno che le famiglie e la comunità locale siano al loro fianco. Coinvolgeremo i ragazzi sia animando lo spazio pubblico con laboratori di street art ed eventi sportivi, sia facendo conoscere loro risorse e opportunità a livello locale, con saloni del lavoro ed altre attività realizzate in sinergia con Porta Futuro Bari, l’innovativo Job Center che ha sede presso l’Ex Manifattura Tabacchi”.
“Siamo felici di essere partner di Lavoro di Squadra che ha lo scopo di motivare i giovani, rispondendo a una situazione di esclusione sociale e sfiducia in se stessi, proponendo un percorso gratuito, fatto di attività sportiva di qualità e di allenamento motivazionale – ha affermato Giuseppe Seccia -. Un’esperienza che senza dubbio li renderà consapevoli delle proprie energie e delle proprie capacità. Lo sport aiuta ed educa i giovani al rispetto reciproco e al lavoro di squadra. Il CUS ospiterà per 3 trimestri 16 ragazzi che frequenteranno 2 sport a scelta tra vela, canottaggio e atletica. Il progetto si svilupperà nell’arco di un dodici mesi nei trimestri aprile-giugno 2017, ottobre-dicembre2017, aprile-giugno 2018”.
“In barca si sente dietro di sé lo sguardo e il respiro del compagno, si impara a conoscere il proprio corpo, a valutarne le capacità e a sfidarle, a capire che si possono raggiungere traguardi più alti – ha sostenuto Gennaro Fortunato -. La barca rappresenta un riscatto, il mezzo per imparare a conquistare l’indipendenza insieme a compagni diversi per carattere ed estrazione sociale. Se educare è tirar fuori il meglio dalle persone, è questo che vogliamo fare con i ragazzi che vorranno partecipare al progetto: provare ad aiutarli a costruire la loro autonomia, anche economica, nel rispetto delle regole del gioco, meglio se ‘di squadra’, diventando costruttori di benessere per sé e per gli altri”.
“Voglio ringraziare ActionaAid per questa grande opportunità per il mio Municipio – ha concluso Nicola Acquaviva -. Il nostro territorio è abbastanza complesso per conformazione e per contesto sociale, quindi la possibilità di sostenere i giovani nella riorganizzazione delle loro vite diventa fondamentale. Qualche giorno fa abbiamo inaugurato nuovo centro educativo a Ceglie del Campo grazie alla collaborazione con Save The Children, ciò significa che stiamo lavorando assieme alle istituzioni e a tante realtà associative per offrire percorsi alternativi ai nostri ragazzi”.
“Lavoro di Squadra” è stato già realizzato da ActionAid con diversi partner locali a Torino, Milano ed Alba (CN). Dal 2014 ad oggi, tramite il progetto sono stati intercettati circa 250 ragazzi e ragazze dai 16 ai 24 anni, con il coinvolgimento attivo nel percorso di 130 ragazzi, di cui 72 hanno concluso l’intero programma.
Grazie al progetto, 2 giovani su 3 sono entrati nel mondo del lavoro e della formazione: alcuni hanno cominciato un tirocinio formativo in importanti aziende o hotel, altri hanno trovato lavoro in modo autonomo, altri ancora hanno ripreso a studiare e hanno partecipato ad attività di animazione e riqualificazione del territorio.
di Antonio Carbonara