Questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, il sindaco Antonio Decaro, insieme agli assessori Carla Palone e Silvio Maselli, ha partecipato alla cerimonia di consegna dei premi del “Nicolino d’Oro 2017”, promosso dal Circolo Acli – Dalfino di Bari, presieduto da Michele Fanelli.
Come ogni anno, sono stati premiati cittadini baresi e associazioni che si sono distinti in difesa dei valori cristiani e nel promuovere la città, adoperandosi in prima persona per il bene comune e dando lustro alla storia e alla cultura della città di Bari.
“Questa iniziativa – ha spiegato Michele Fanelli – nasce venti anni fa dall’impegno del circolo Acli Dalfino, su un’idea del grande Vito Maurogiovanni. Il premio intende riconoscere il merito di cittadini che si adoperano per il bene della città di Bari. In venti anni sono stati premiati più di 150 cittadini illustri, che si sono impegnati per la difesa del nostro patrimonio culturale, storico, artistico e della tradizione popolare. L’amministrazione comunale, mettendo a disposizione questa sala di Palazzo di Città, cioè la casa di tutti i cittadini, ha voluto rappresentare il sostegno all’evento ormai diventato un appuntamento fisso nel giorno della festività di San Nicola”.
“Questo premio – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro – rappresenta un momento importante per la nostra città, un appuntamento fortemente voluto da Michele Fanelli e dal circolo Acli Dalfino e appoggiato con convinzione dall’amministrazione. Oggi noi premiamo persone che si sono impegnate per aiutare gli altri mettendo a disposizione le proprie capacità professionali. Ma premieremo anche associazioni e categorie professionali che si sono impegnate per il bene della nostra comunità portando il nome di Bari fuori dai confini regionali e nazionali. Premiamo queste persone in un giorno particolare, forse il più bello dell’anno, la festa del nostro Santo patrono, un santo portatore di un messaggio forte di accoglienza, solidarietà, fratellanza, umanità e pace, e attorno al quale Bari ha costruito la propria identità. In Basilica oggi si incontrano, come da tradizione, sin dall’alba, migliaia di persone che pregano e che hanno il desiderio di fraternizzare e di tenersi per mano. Io ritengo che questa comunità andrebbe premiata con un “Nicolino d’oro” ogni giorno, perché esistono tante associazioni, parrocchie, scuole che con il loro impegno riescono a sostenere i cittadini baresi più fragili e a farsi struttura portante della coesione sociale. E un sindaco deve ritenersi fortunato quando sa di avere il sostegno di cittadini che si impegnano quotidianamente per il bene comune, per aiutare le persone in difficoltà: quest’anno, ad esempio, a Palazzo di Città abbiamo ricevuto tante persone che hanno portato abiti, alimenti e altri beni per i bambini in aiuto ai 640 migranti che sono stati a Bari per qualche ora, dopo un drammatico viaggio in mare durato una settimana. Io penso che, in questo momento di grandi polemiche sul tema dell’accoglienza, è importante ricordare che Bari e il suo santo patrono dalla pelle scura non hanno mai respinto nessuno, sin da quel giorno dell’anno 1991 nel quale una sola grande nave, la Vlora, riversò ventimila persone sulle banchine del porto. Non abbiamo mai eretto muri né alzato steccati. E molti di quei reduci del 1991 oggi ci hanno dato l’onore di fare crescere i loro figli nella nostra città, insieme ai nostri figli”.
Tra gli altri, il sindaco ha consegnato il Nicolino d’oro per la sezione Socio-Politica a Simeone Di Cagno Abbrescia e per la sezione Scienza a Nicola Laforgia: “Fare il sindaco è il mestiere più bello del mondo – ha detto ancora Antonio Decaro – Simeone certamente lo sa anche meglio di me, ma allo stesso tempo è il più difficile: si sottrae tempo alla famiglia e spesso non si riescono a risolvere tutte le questioni che si vorrebbero. Simeone prima di me ha lavorato per questa città dieci anni, lasciando l’impronta di un lavoro importante che ancora oggi ricordiamo: il piano Urban che ha riqualificato la città vecchia, Pane e pomodoro, la prima spiaggia pubblica della città, i giochi del Mediterraneo che hanno permesso di realizzare tanti impianti sportivi che ancora oggi i baresi utilizzano. Noi, oggi, abbiamo il compito di raccogliere il testimone da chi ha dedicato tempo e amore a questa città e di continuare a lavorare per fare di Bari una capitale del Mezzogiorno e del Paese intero. Oggi ho anche l’onore – ha proseguito – di consegnare il Nicolino d’oro a Nicola Laforgia, un uomo e un professionista di indiscutibili qualità, che è a capo di una delle unità operative di eccellenza del Mezzogiorno d’Italia. Il suo impegno alla guida del reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari ha prodotto straordinari risultati, con importanti ricerche e acquisizioni nel campo delle malformazioni congenite. Se l’esperienza delle nascite premature nella città di Bari può contare oggi su competenze e professionalità altissime, lo si deve al professor Laforgia e alla sua equipe di lavoro. Nicola Laforgia, che tra i suoi mille impegni trova il tempo per dedicarsi al volontariato tra gli orfani e i bambini accolti presso la Congregazione delle Suore dello Spirito Santo nell’Istituto “Madre Arcucci” di Bari, è un esempio di quei cittadini che con dedizione e passione, seguendo i propri ideali e la propria etica del lavoro, danno lustro alla nostra comunità e l’aiutano a crescere e migliorarsi”.
Sette sono i baresi a cui è stato conferito il riconoscimento, uno per ciascuna delle diverse sezioni del premio:
• sezione Socio-politica: Simeone Di Cagno Abbrescia, imprenditore immobiliare e turistico, sindaco di Bari dal 1995 al 2004 e parlamentare dal 2006 al 2013.
• sezione Cultura: Nico Maretti, attore, presentatore di importanti eventi e cabarettista.
• sezione Sociale: suor Paola (Paolina Riccuardi) della compagnia religiosa delle “Figlie della carità”. Per 38 anni è stata capo sala dirigente presso l’ospedale di Carbonara e dal 2010 è presente quotidianamente presso l’ambulatorio della Cattedrale di Bari al servizio dei più bisognosi.
• sezione Ricerca: Marco Tatullo, laureato in Odontoiatria e protesi dentaria, ha conseguito la laurea in medicina e Chirurgia presso l’Università Aldo Moro di Bari. È direttore scientifico dell’istituto di ricerca “Tecnologica research institute” e autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Si occupa da anni di medicina rigenerativa e biomateriali innovativi.
• sezione Associazioni: “Panificatori provincia di Bari”. L’associazione è nata nel 1975 con lo scopo di coordinare l’azione di sviluppo economico degli associati L’associazione è promotrice dell’iniziativa “ Pane pagato” in favore dei cittadini più fragili della città.
• sezione Medicina: Nicola Laforgia, primario di Neonatologia del Policlinico di Bari. Professionista di indiscutibile qualità, è impegnato nel volontariato, curando gratuitamente i bambino accolti nell’Istituto “ Madre Arcucci” di Bari.
• sezione Artigianato: Franco Faliero, ottico. Artigiano nella costruzione di lenti, dal 1992 e presente con un suo studio di ottica nella città vecchia dove offre supporto all’intero territorio per la cura e la prevenzione della vista
Ufficio Stampa Comune di Bari
redazione