BARI – Palamartino – Domenica 17 novembre ancora in scena Harald Beharie in «Batty Bwoy»
BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL
Ancora in scena il coreografo e danzatore Harald Beharie, con la performance “Batty Bwoy“.
Domenica 17 novembre, ore 19 (Palamartino di Bari)
Domenica 17 novembre, prosegue il BIG – Bari International Gender Festival: alle 19, al Palamartino di Bari, torna in scena la performance di danza «Batty Bwoy», di e con Harald Beharie, coreografo norvegese di origine giamaicana, le cui pratiche coreografiche attraversano tematiche come l’ambiguità e l’illusione, la costruzione e la decostruzione, la speranza e l’incertezza, la vulnerabilità e l’intensità emotiva. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno dell’Ambasciata di Norvegia in Italia, Norwegian Art Council, Performing Art Hub Norway.
Biglietti per entrambi gli eventi su dice.fm e al botteghino in sede, info su bigff.it.
Attraverso una riappropriazione del termine giamaicano “Batty Bwoy” (letteralmente «butt boy»), slang per indicare una persona queer, l’opera stravolge i miti del corpo queer nero, svelandone vulnerabili possibilità, in un gioco di consapevolezza e ingenuità. Scrutando l’assurdità di una mostruosità queer, Batty Bwoy si articola attraverso la porosità di corpi e linguaggi, le cui bocche deglutiscono e rigurgitano le finzioni del corpo proiettate sulla pelle; attacca e abbraccia narrazioni sedimentate intorno alla paura del corpo queer come figura perversa e deviata.
Il lavoro trae ispirazione dalla mitologia, dagli stereotipi del disgusto, dai sentimenti e dalle fantasie sul corpo e le identità queer, dai testi omofobici delle canzoni dance, dai film gialli italiani degli anni ’70, dalle “gully queens” e dalle voci queer di Norvegia e Giamaica. che sono state ascoltate e che hanno preso parte al processo.
Batty Bwoy ha vinto il Premio Hedda come migliore performance di Danza nel 2023 e ha ottenuto una nomination per il Norwegian Critics Association Prize 2022.
CREDITI
BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia, PACT Puglia Culture a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Puglia Culture, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Ambasciata di Norvegia, il Performing Art Hub Norway e il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo. Il festival è realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Archivio di Genere, Università LUM, Città Metropolitana di Bari – Biblioteca De Gemmis, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, Fondazione Museo Pino Pascali, insieme a Articolo 12, ResExtensa, Toi Toi, Officina degli Esordi, Imago, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H, Armata Brancaleone, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Coordinamento Festival Lgbtq, Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, Spine Bookstore, AiSG, LoStabile, Fondazione H.E.A.R.T, Aendor Studio, Dittongo, Experience Room, Frulez, Buò.
Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.
Il Focus Arte contemporanea è realizzato in coproduzione con Spazio Murat.
Redazione