Piero Boccuzzi, 68 anni, ex sindacalista, di Bari, è morto dopo due anni di malattia senza aver ricevuto l’assegno per l’accompagnamento: gli era stata diagnosticata la Sclerosi laterale amiotrofica, ma per la burocrazia non era ‘invalido totale’. Il figlio di Piero, Giuseppe, segretario generale della Cisl di Bari, ha ricostruito la storia del padre, una storia – dice – “di mala burocrazia delle commissioni di invalidità e dei tribunali”.
Piero Boccuzzi, sindacalista, nel giugno del 2015 viene visitato dalla commissione invalidità della Asl perché la Sla avanza: “aveva le braccia- racconta il figlio – completamente paralizzate e la deambulazione assistita. Non era autonomo. Ma fu dichiarato invalido all’80%, e non gli fu riconosciuta la 104 quindi nessuna possibilità per i parenti di potersi assentare dal lavoro, nessuna indennità di accompagnamento, nessun pass per invalidi”. La famiglia ha presentato, vincendo, ricorso. La vicenda giudiziaria si è conclusa a dicembre 2016, nel frattempo Piero Boccuzzi è morto.
Fonte Ansa
di Antonio Carbonara