Bari, presentata la nuova ordinanza per la riduzione dei rischi legati alla presenza dei cinghiali in città

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È stata presentata questa mattina la nuova ordinanza sindacale per la riduzione dei rischi legati alla presenza dei cinghiali sul territorio cittadino. Il provvedimento introduce, in via sperimentale, alcune modifiche alle modalità di conferimento dei rifiuti nell’area del quartiere San Paolo interessata dal fenomeno, circoscritta per la prima volta inunamappa perimetrata (*).

 

 

Il monitoraggio dei mesi scorsi, infatti, ha evidenziato una serie di dinamiche circa il comportamento degli animali, per arginare le quali si è reso necessario adottare ulteriori provvedimenti.

Ad illustrare i dettagli del dispositivo adottato, che entrerà in vigore dal prossimo 22 luglio, il sindaco Antonio Decaro, il direttore del dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari Giuseppe Corriero, l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli, il presidente di Amiu Puglia Sabino Persichella e il presidente del Municipio III Nicola Schingaro.

Nel corso della conferenza stampa è stato proiettato un video che riprende alcuni cittadini avvicinarsi in maniera imprudente a un gruppo di cinghiali.

“I cinghiali arrivano dal parco dell’Alta Murgia attraverso un percorso naturale, per poi sconfinare nel quartiere San Paolo, dove trovano cibo nei cassonetti o per strada o, peggio ancora, vengono alimentati da cittadini che gli danno da mangiare – ha esordito il sindaco Decaro -. La competenza per la gestione del problema, lo ricordo, è della Regione Puglia per tutto il territorio antropizzato, mentre il Comune ha competenza all’interno del parco di Lama Balice. Sono quasi due anni che lavoriamo in sinergia per arginare questo problema, e quello che presentiamo oggi è un modello innovativo, valutato positivamente anche da organismi nazionali.

Con la Regione e il dipartimento di Biologia dell’Università “Aldo Moro” abbiamo predisposto un piano approvato dall’ISPRA che, attraverso l’impiego delle gabbie, ci ha consentito di prelevare in modo incruento, ad oggi, un centinaio di cinghiali.

In questi mesi sono circolate sulla stampa molte opinioni e ipotesi che non hanno alcun fondamento scientifico. Ad esempio, non è possibile in alcun caso sparare ai cinghiali né anestetizzarli, e non è mai stato provato che i cinghiali attacchino i cani per fame, cosa che invece è stata sostenuta da un veterinario barese creando grande allarme tra i proprietari di cani. Parliamo di animali che non sono aggressivi per natura ma che possono raggiungere anche i 100 chili di peso e, se spaventati, possono comunque rivelarsi pericolosi.

Nemmeno la collocazione di una recinzione laterale alla lama rappresenta una soluzione praticabile, sia perché sarebbe una struttura lunghissima (e costosissima) sia perché molte delle aree interessate sono private e non possiamo di certo espropriarle tutte. Né è plausibile l’ipotesi di una recinzione perpendicolare alla lama perché, bloccando il deflusso di acqua e detriti che naturalmente vengono trasportati dalle piogge, creerebbe un oggettivo rischio idrogeologico.

Questa nuova ordinanza intende incidere sul rapporto tra cinghiali e cittadini, per ridurre il più possibile la presenza dei primi in città e far sì che i cittadini adottino comportamenti corretti senza esporsi a possibili rischi, come invece continua ad accadere. Nel video che abbiamo visto, e che è stato girato nell’area ludica di via Ricchioni, c’è addirittura una signora con un neonato in braccio. Se quei cinghiali non fossero stati intenti a mangiare probabilmente avrebbero reagito.

Per questo l’ordinanza da un lato vieta di avvicinarsi agli animali e dargli da mangiare, dall’altro cambia il sistema di conferimento dei rifiuti. Potrà anche capitare che i cinghiali modifichino ulteriormente le loro abitudini di approvvigionamento uscendo dalla lama la mattina o addirittura attraversando tutta la zona cuscinetto che abbiamo individuato alla ricerca di cibo. Noi però le stiamo provando tutte, anche perché non esistono norme nazionali e regionali che possano aiutarci. In realtà, come sindaco, non ne avrei nemmeno la competenza ma, siccome sono alla guida della città, me ne devo preoccupare. I cittadini, pertanto, dovranno cambiare le loro abitudini, peraltro proprio nel momento in cui stiamo per introdurre nel quartiere la raccolta porta a porta.

Due mesi fa ho chiesto la convocazione di un tavolo nazionale per capire se è possibile cambiare le norme o intervenire in maniera diversa, in modo da tenere un atteggiamento univoco rispetto al problema. Sto anche cercando di capire con la Regione Puglia se è possibile variare l’attuale norma regionale che impedisce il prelievo, anche incruento, dei cinghiali nel parco dell’Alta Murgia da marzo a luglio, periodo in cui si gli animali riproducono con maggiore intensità.

La situazione è molto complessa e non esistono soluzioni semplici per questioni complesse ma da parte nostra ci sono la massima attenzione e una forte collaborazione istituzionale”.

“Vorrei sottolineare un paio di aspetti citati opportunamente dal sindaco – ha proseguito Corriero -. Crediamo che la modifica dell’orario di conferimento dei rifiuti possa aiutarci a ridurre la presenza dei cinghiali in città, essenzialmente perché nella lama noi offriamo foraggio in modo tale che gli animali abbiano motivi in più per restare nella macchia e motivi in meno per entrare in città.

Lama Balice non è fatta per i cinghiali e, se non li avesse introdotti l’uomo, non ci sarebbero. Tuttavia sono animali che si adattano facilmente al contesto trovando cibo per sopravvivere ma lo farebbero in numero e quantità molto più modeste, se non trovassero risorse supplementari in città.

Questo accade a Bari e, molto più intensamente, in altre città del centro Italia, in particolare nell’area che va dalla Liguria alla Campania dove si registrano criticità ben maggiori.

Per di più, non sempre si riesce a mettere in campo una task force in cui i vari attori riescono a interagire positivamente, cosa che grazie a questa amministrazione è accaduto invece  a Bari, dove siamo riusciti a mettere attorno un tavolo tutti i soggetti interessati per avviare di fatto quella che chiamo una guerra di trincea, che difficilmente si concluderà con una vittoria schiacciante ma che verosimilmente, come dimostrano le quasi 100 catture effettuate in un anno e mezzo, ci consente di mitigare la presenza della specie dal territorio urbano e periurbano.

Attualmente stimiamo che tra i 10 e i 20 animali continuino a frequentare la parte bassa della lama e il quartiere San Paolo. Azioni come quella di ridurre la presenza in città degli animali per sottrazione di risorse trofiche vanno in questa direzione: non possiamo dire se e per quanto tempo le nostre azioni saranno efficaci perché questi animali mostrano una grande duttilità nel comportamento e imparano facilmente dall’esperienza, come dimostra la capacità di capovolgere i cassonetti dell’organico per nutrirsi. Valuteremo, comunque, con attenzione gli effetti del cambio dell’orario di conferimento per capirne l’efficacia o eventualmente adottare nuove strategie nei confronti degli animali”.

“Su suggerimento dell’Università di Bari – ha dichiarato Petruzzelli – abbiamo definito un perimetro, una sorta di area cuscinetto che parte da Lama Balice, passando per le vie Ricchioni, Granieri, Troccoli, Cascella e Trentino Alto Adige fino ad arrivare ai confini con il territorio di Modugno. La sanzione per chi trasgredirà al divieto di somministrare cibo e avvicinarsi a meno di 30 metri dagli animali sarà definita a breve con una delibera di giunta. Come sapete, nell’ordinanza è indicato l’importo previsto dalla legge, che è pari a 50 euro, ma la nostra intenzione è quella di aumentarlo per non vanificare lo sforzo di questo intervento, quantificando la sanzione indicativamente intorno ai 200 – 300 euro. La soluzione che abbiamo individuato per evitare che ci sia cibo a disposizione dei cinghiali all’interno dei cassonetti dell’organico e anche dell’indifferenziato, a causa delle pessime abitudini di alcuni, è stata quella di modificare gli orari di conferimento. Nelle prossime ore attaccheremo su tutti i cassonetti della zona degli adesivi con i nuovi orari: dalle 7 alle 16 i residenti dovranno perciò conferire i rifiuti e l’Amiu li ritirerà subito dopo al fine di svuotare circa un centinaio di cassonetti dell’area perimetrata, in modo tale che i cinghiali trovino i cassonetti vuoti negli orari serali. Tutta la zona sarà comunque oggetto di un monitoraggio costante per verificare gli effetti dell’ordinanza sui comportamenti effettivi degli animali”.

“Il modello adottato dall’amministrazione comunale è sicuramente molto valido – ha sottolineato Schingaro – ma dovremo impegnarci a diffondere in maniera capillare le informazioni sui nuovi orari di conferimento dei rifiuti e sui comportamenti da adottare in presenza dei cinghiali, affinché questo approccio si riveli efficace. Il video che abbiamo visto dimostra infatti una sorta di dissonanza cognitiva: nonostante la paura razionale nei confronti di questi animali selvatici, molti cittadini si comportano in modo opposto avvicinandosi in maniera rischiosa”.

“L’azienda ovviamente si è adeguata per rispondere alla sperimentazione di questa soluzione – ha concluso Persichella – e dal 22 luglio procederà allo svuotamento pomeridiano dei cassonetti dell’umido e dell’indifferenziato nella zona cuscinetto individuata”.

 L’ORDINANZA

L’ordinanza prevede che, a partire dal prossimo 22 luglio, nelle strade del quartiere interne al perimetro individuato, i residentidovranno conferire i rifiuti esclusivamente nella fascia oraria che va dalle ore 7 alle 16. Il servizio di raccolta assicurato dall’AMIU è stato perciò riorganizzato con frequenza quotidiana (7 giorni su 7), e sarà garantito nelle ore pomeridiane, dalle 16 alle 19, sia per l’organico sia per l’indifferenziato.

Inoltre il dispositivo prevede il divieto assolutodi fornire agli animali qualsiasi forma di sostentamento: bevande, alimenti o cibi di qualunque tipo, compresi gli scarti alimentari delle cucine private e/o pubbliche, nonché scarti vegetali.

È importante sapere che la somministrazione continua, o anche solo periodica, di alimenti non solo funge da richiamo per altri animali presenti nelle zone adiacenti al punto di alimentazione ma rischia di comportare l’insediamento stabile della popolazione di cinghiali; inoltre, come conferma il monitoraggio, modifica il comportamento naturale degli animali, comportando la perdita della diffidenza verso il genere umano, fatto questo che si traduce in un aumento del rischio per l’incolumità delle persone nonché nell’aumento del rischio di incidenti stradali nelle aree interessate dal fenomeno.

Per questo, a tutela della sicurezza pubblica, in caso di avvistamento di cinghiali, singoli o in branchi, l’ordinanza prescrive inoltre di mantenere una distanza di sicurezza minima di 30 metri.

L’ordinanza invita infine i proprietari di cani a rispettare rigidamente le regole circa l’utilizzo del guinzaglio nella conduzione del proprio animale e di evitare, ove possibile, qualsiasi contatto ravvicinato.

Alla Polizia Locale di Bari, alla ASL Bari – Dipartimento di Prevenzione, Carabinieri Forestali e agli altri soggetti competenti spetta la verifica del rispetto di quanto previsto dall’ordinanza sindacale.

(*) questo l’elenco delle strade del quartiere San Paolo ricomprese nell’area perimetrata che sarà interessata dal cambio degli orari di conferimento dei rifiuti: piazza Europa, piazzale San Gabriele dell’Addolorata, prolungamento viale delle Regioni, strada Capo-Scardicchio, strada Castelluccio, strada La Carrara, via Alberto De Blasi, via Antonio De Vicariis, via Arturo Atti, via Arturo Del Bianco, via Cardinale Giuseppe, via Carlo Massa, via Don Carlo Gnocchi, via Francesco Del Core, via Francesco Eugenio Silvestri, via Francesco Paolo Troccoli, via Gaetano Granieri (tra via De Ribera e rotonda viale Europa), via Gennaro Maria Monti (angolo via Candura), via Giovanni Candura (tra via Ricchioni e via Mazzoni), via Giovanni Costantino, via Giuseppe De Benedictis, via Giuseppe De Ribera (tra via Cacudi e via Granieri), via Luigi Vitulli, via Mario Cascella, via Michele Di Giesi, via Nicola Cacudi, via Nicola Leotta (angolo via Ricchioni), via Nicola Rotondo, via Pacifico Mazzoni (tra viale Europa e via Candura), via Pasquale Caldarulo, via prof. Salvatore D’Alesio, via Riccardo Ciusa (angolo via Ricchioni), via Salvatore Distaso, via Salvatore Tramonte, via Vincenzo Bonomo, via Vincenzo Ricchioni, via Vito Lonero, via Vittime civili di guerra, viale Enrico Nicola Dalfino, viale Europa (tra via Cacudi e via Mazzoni).

redazione

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