Presentato stamane il programma della stagione 2017/18 del teatro Garibaldi di Bisceglie. Importanti nomi e appuntamenti culturali di vario genere.
Il suo prologo, Maestri e Margherite, che ormai si configura come un vero e proprio festival d’autunno, ne schiera nove, dal 16 al 19 novembre, promuovendo una ricognizione fra le eccellenze che albergano in Puglia e occupandosi, con un incontro intitolato Nemo profeta in patria, proprio della difficoltà che in regione queste opere hanno nel trovare una degna distribuzione. Così, da Frame, ultima produzione dei Cantieri Koreja, dedicata a Edward Hopper, al sorprendente Bukowski, interpretato da Vito Signorile, per la regia di Licia Lanera, da Esilio di Mariano Dammacco, a ben due lavori de La ballata dei Lenna, comprendendo il primo, dei sei appuntamenti che il cartellone dedica ai ragazzi, una Biancaneve prodotta dal Crest di Taranto per festeggiare i suoi primi quarant’anni, si compie un atto artistico e politico, che rivendica la necessità di un riconoscimento concreto a questo patrimonio di esperienze che oggi, in tutt’Europa, si segnala come un vero e proprio caso teatrale, parimenti al blasonato caso turistico della Puglia.
A Paolo Rossi, e all’accoppiata Dario Vergassola e David Riondino (rispettivamente 1 e 15 dicembre), il compito di aprire in leggerezza una stagione di prosa che, superata l’ansa natalizia con l’epifania circense del poetico e pirotecnico Circo El Grito, disegna un itinerario densissimo fra i principali maestri della scena contemporanea. Spiccano, per la programmazione non solo di un teatro di provincia, presenze come quella del maestro Danio Manfredini (Vocazione, il 19 gennaio), l’omaggio ad Alessandro Serra, con il folgorante Macbettu,che cala il dramma shakespearianonell’oscura barbagia (23 febbraio),o quella della nuova apprezzatissima drammaturaga Lucia Calamaro, qui con La vita ferma, spettacolo coprodotto dal festival d’Automne di Parigi e dall’Odéon. E se apprezzatissimo ospite ormai di casa è Arturo Cirillo, che presenta l’atto conclusivo della sua trilogia americana, la Lunga giornata verso la notte, di Eugene O’Neill (9 marzo), altrettanto solido sembra configurarsi il rapporto con Walter Malosti, appena nominato direttore della Fondazione Teatro Piemonte Europa, che con il premio Ubu, Roberta Caronia, propone una tellurica versione de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello (13 aprile).
Dedicato al Sacro, il focus Teatri di Confine, con la collaborazione di Mosaico di Pace, PaxChristi e Libera, dal 2 al 5 febbraio, accoglie due grandi narratori italiani: Giuliana Musso, struggente ne La fabbrica dei preti e Roberto Anglisani con Giobbe, racconto biblico mediato dalla mano di Joseph Roth. E vi associa il Don Lorenzo Milani, prodotto da La bottega degli Apocrifi (4 febbraio), completando l’appuntamento con incontri su quanto il Sacro possa diventare strumento di pace, ma anche di guerra.
Protagonista della proposta destinata ai ragazzi e non solo, è il lavoro di Michelangelo Campanale, a cui il Garibaldi dedica ben tre appuntamenti: nel prologo, con la già citata Biancaneve e poi con Cinema Paradiso (16 febbraio)e quella fortunata Cenerentola across the universe (18 marzo), che torna ad abitare il palcoscenico biscegliese. Felice il ritorno anche di Out (15 aprile) che, con Il fiore azzurro di Daria Paoletta (6 gennaio),completa un dittico sull’arte della figura e merita, per bellezza e poesia, l’attenzione di un pubblico adulto oltre che quella dei più piccoli.
Con sei appuntamenti, la Musica acquista finalmente un ruolo importante. A confermarlo, la qualità di ospiti come Enzo Avitabile (26 gennaio) o Emanuele Arciuli (6 aprile), due vertici assoluti nei loro rispettivi cambi. Frutto di scelte condivise con Cecilia Gigante, musicista, appassionata divulgatrice, questa sezione, con la complicità della Scuola Media Musicale “Monterisi”, si apre con la travolgente Bandadiratica (29 dicembre), indaga il mondo classico con la famiglia d’arte Carabellese (9 febbraio) e il Trio Giuliani (16 marzo) e non rinuncia a dedicare un omaggio a Ria Rosa (2 marzo), irriverente sciantosa napoletana degli anni venti.
Franco Ferrante, Anna Garofalo, Vince Abbracciante, Rocco Capri Chiumarulo, Antonella Romano, Rosario Sparno, Valeria Bianchi, sono i protagonisti della consolidata sezione Effetti Collaterali, custodita dall’associazione Linea d’Onda e quest’anno ospitata e sostenuta dalla splendida libreria Vecchie Segherie. Ed è alla complicità proprio dell’imprenditore Mauro Mastrototaro, cui si deve un sodalizio che, con la collaborazione del Castello Svevo Angioino, di ZonEffe e la disponibilità del complesso di Santa Croce, contribuisce al disegno di quel sistema, anche di spazi, che il Garibaldi persegue.
Angeljn Preljocaj è certamente uno dei coreografi più apprezzati nel mondo. Di origini albanesi, dirige a Bisceglie proprio il Balletto Nazionale di Albania e caratterizza la sezione danza (27/29 aprile) che il cartellone segnala, ma preferisce approfondire con un materiale specifico, perché cresciuta, insieme con il percorso formativo Libero Corpo, e con la collaborazione della compagnia residente Menhir, al rango di festival di primavera. Come l’ultimo appuntamento segnalato, ormai alla sua quarta edizione e dedicato all’infanzia: Il Tempo dei Piccoli (26/27 maggio).
sistemaGaribaldi è un progetto diretto da Carlo Bruni e sostenuto dalla Città di Bisceglie con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e la complicità della Regione Puglia.
Info: Botteghino aperto dal 18 ottobre, con una prima settimana dedicata al diritto di prelazione per i vecchi abbonati e apertura, dal lunedì al venerdì, dalle 18.00 alle 20.00 e il venerdì anche dalle 11.00 alle 13.00. Info: 080.395703 – 371.1189956 – sistemagaribaldi@gmail.com.
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