Bari, presentato il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”

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È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, il progetto che coinvolge l’assessorato comunale al Welfare, l’associazione Help e l’Aics di Bari con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni la cultura dell’accoglienza, base indispensabile sulla quale costruire comunità del futuro coese e inclusive.

Si tratta di un intervento ideato in occasione del bando “Per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale” (ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 – anno 2017) al fine di attuare una gestione concreta e positiva del fenomeno migratorio. Il progetto intende infatti promuovere il modello dell’ “accoglienza solidale”- un format già sperimentato con successo da Aics nelle città di Firenze e Napoli – per affrontare al meglio il fenomeno migratorio e promuovere una rinnovata coesione sociale.

Per raggiungere l’obiettivo è stata creata una “rete” tra diversi attori sociali che operano nei settori culturale, sportivo e istituzionale: dalla United Sly Fc, che metterà a disposizione il campo sportivo di sua proprietà per consentire l’integrazione dei migranti attraverso la pratica sportiva, all’asd E. Manzari di Casamassima, che li preparerà per la gara di corsa su strada del CORRITALIA Aics, una gara amatoriale nazionale che da quest’anno sarà organizzata anche a Bari, dall’associazione HELP, che ha selezionato i ragazzi migranti destinatari del progetto, all’istituto “Marco Polo” di Bari, che ha individuato 20 ragazzi disponibili ad affiancare alcuni coetanei stranieri nello svolgimento delle differenti attività “inclusive”.

Promuovere accoglienza solidale sostenendo la partecipazione e il contributo alla vita comunitaria tanto degli studenti coinvolti, che devono divenire cittadini promotori di coesione sociale, quanto dei migranti ospiti della Casa di comunità comunale “Villa Ata”, gestita dall’associazione HELP, beneficiari di questo processo inclusivo.

Il progetto si articola in differenti fasi (di seguito elencate), tutte scandite da attività laboratoriali:

  • “Start Up”: diffusione del modello di “accoglienza solidale” sul territorio, allo scopo di creare le condizioni che permettano di innescare occasioni di collaborazione tra giovani studenti e migranti.
  • “Laboratori di comunità”: promozione della corresponsabilità, della cittadinanza attiva e della cultura del volontariato per sostenere il contributo dei giovani destinatari (studenti e migranti) alla gestione delle esigenze della comunità.
  • “Il testimone”: coincide con l’obiettivo generale del progetto, che mira a promuovere società giuste, pacifiche e inclusive, dando voce ai ragazzi destinatari del progetto nella diffusione di questo messaggio.

Parallelamente, negli spazi della Casa di comunità Villa Ata, si svolgeranno le attività del “laboratorio di serigrafia”, con incontri settimanali per la durata di 8 mesi, nel corso dei quali i 15 ragazzi migranti e 15 studenti del Marco Polo lavoreranno su progetti grafici che saranno poi realizzati all’interno del laboratorio di stampa.

“Il progetto che presentiamo – ha detto l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – si inserisce perfettamente all’interno dell’idea di inclusione che questa amministrazione sta portando avanti, facendo dei percorsi di formazione uno strumento indispensabile per una piena e produttiva inclusione di questi ragazzi. Nel laboratorio di serigrafia, già avviato, sono coinvolti 15 migranti ospiti della casa di comunità dell’assessorato e 15 studenti dell’istituto Marco Polo di Bari. È fondamentale creare occasioni che consentano ai nostri ragazzi di conoscere e condividere le storie e il vissuto di questi migranti, superando così barriere e pregiudizi immotivati che serpeggiano in questi tempi, anche tra i giovani. Ci auguriamo pertanto che il laboratorio possa, così come gli altri già attivati sul territorio cittadino, dar vita a delle vere e proprie start – up di impresa, così da raggiungere ulteriori obiettivi di concreta inclusione”.

“Questo progetto – ha dichiarato il presidente dell’AICS Bari Francesco Mallardi – ben rappresenta la mission dell’AICS, associazione operativa nel campo della solidarietà, già dai primi anni ‘60, cioè quella di dar vita a situazioni in cui possano coesistere differenti realtà culturali attraverso, ad esempio, la realizzazione di laboratori culturali-teatrali e di cucina. Consideriamo lo sport quale strumento di eccellenza per l’integrazione di popoli e culture e, a questo proposito, stiamo lavorando per organizzare a Bari, nel mese di maggio, la gara di corsa su strada amatoriale nazionale Corritalia AICS grazie alla disponibilità dell’associazione sportiva Sly United, che metterà a disposizione il campo di gioco, e al supporto tecnico dell’associazione Manzari di Casamassima”.

“Nel laboratorio di serigrafia attivato all’interno di Villa Ata – ha spiegato la presidente dell’associazione HELP Loredana Liso – i ragazzi, affiancati da esperti, stanno imparando il mestiere e, nello stesso tempo, gli studenti del Marco Polo trascorreranno alcune giornate insieme ai ragazzi migranti coinvolti nel progetto. Sono momenti importanti di confronto tra ragazzi con vissuti diversi: quelli italiani porteranno la loro esperienza,  i loro desideri e i loro progetti di vita, mentre quelli migranti, che sono più grandi, faranno comprendere i motivi che li hanno spinti ad arrivare qui e cosa si aspettano dal nostro Paese. Insieme realizzeranno dei loghi a seconda delle manifestazioni alle quali parteciperanno. E per Natale stanno ideando un logo che rappresenti Bari come luogo di accoglienza. Vi è anche l’idea di realizzare insieme un presepe alternativo con elementi di cultura barese e quella straniera”.

ufficio stampa Comune

 

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