È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, dal dirigente della ripartizione Personale del Comune di Bari Giancarlo Partipilo il progetto formativo biennale rivolto ai 90 operatori sociali in servizio presso l’ente, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Ordine regionale degli Assistenti sociali e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari Aldo Moro.
All’incontro hanno partecipato i docenti Giuseppe Moro e Daniele Petrosino del Dipartimento di Scienze Politiche, la coordinatrice del progetto Elena Allegri (università di Torino) e il presidente dell’Ordine regionale degli Assistenti sociali Antonio Nappi.
Il percorso formativo è articolato, nei primi dodici mesi, su lezioni frontali relative a materie quali economia sociale, misure di sostegno e integrazione al reddito, atti e procedimenti, responsabilità degli assistenti sociali e degli educatori, trasparenza, privacy e accesso agli atti, codice deontologico, sicurezza e rischi professionali degli operatori, mentre nel secondo anno si procederà con interventi formativi più specifici sui percorsi socio-educativi.
“La finalità del progetto che partirà il mese prossimo – dichiara Giancarlo Partipilo – è realizzare un’adeguata formazione continua con l’obiettivo di valorizzare la professionalità degli operatori sociali e di adeguarne le conoscenze agli specifici contesti lavorativi, garantendo la sicurezza sui luoghi di lavoro, e al contempo, una maggiore efficacia degli interventi del sistema sociale integrato”.
“Oggi è cominciato formalmente un percorso mai sperimentato in precedenza nella città di Bari – sottolinea Francesca Bottalico -. che riusciamo a realizzare grazie alla collaborazione del dipartimento di Scienze politiche, l’Ordine regionale degli assistenti sociali e del direttore del Personale del Comune di Bari. La formazione in programma rappresenterà un supporto fondamentale per i nostri operatori sociali affinché possano interpretare al meglio il loro ruolo quotidiano di cura negli attuali contesti sociali in costante e profonda trasformazione”.
Al termine delle due fasi è previsto uno “short master” aperto agli operatori che hanno frequentato i corsi formativi nelle prime due annualità.
Il percorso è stato segnalato dall’Ordine degli assistenti sociali come una potenziale best practice nell’ambito della formazione di settore a livello nazionale.
di Antonio Carbonara