Giovedì 27 settembre, il programma del Bari International Gender Film Festival, promosso e organizzato dalla Cooperativa AL.I.C.E, riprende con due appuntamenti a ingresso libero: alle 19,30 nella libreria Prinz Zaum di Bari (via Cardassi 93) si presenta il libro di Francesca Brancati, dal titolo «E se restassi?» (Andrea Pacilli Editore), organizzata da Arcigay Bari. L’autrice terrà un incontro e un dialogo col pubblico, con un reading dell’attrice Anna Brancati e l’accompagnamento musicale a cura di Luca Olivieri (chitarra). Il libro parla di una storia. Mille intrecci. Vite irrisolte dietro angoli di paure ed incertezze. Una storia che può essere “diversa” dalle altre ma, in fondo, “uguale” a molte altre. Le difficoltà di spiegarsi e di “piegarsi” ad una società ancora condizionata dai pregiudizi, in una piccola città della grande “provincia” chiamata Italia, dove i diritti sono privilegi e dove continua ad essere difficile affrontare il tema dell’omosessualità. Il volume è il racconto di chi ha guardato sempre avanti con orgoglio rialzandosi dalle proprie macerie, che ha fatto il suo percorso «combattendo contro un esercito di demoni interiori, prima ancora che con quelli che ti attendono fuori». Come se fosse sempre l’ultimo istante.
Il secondo appuntamento della giornata sarà alle 21,30, nello spazio della Ciclatera sotto il Mare (via Venezia 16): si esibirà il Free Walking Trio Quartet con il concerto «Mind Our Business».
Fino al 30 settembre, poi, il festival si svolgerà in vari spazi e luoghi della città di Bari (tutti partner della manifestazione), concentrandosi poi, dal 28 al 30 settembre, in particolare sul cinema e le proiezioni, all’Anche Cinema di Bari (Corso Italia 112). Tra i tanti ospiti tre registi tra i più interessanti dell’ultima generazione della cinematografia internazionale: la danese Mette Carla Albrecthsen, il tedesco Jan Soldat e la kosovara Blerta Zeqiri. Il BIG darà spazio anche ad artisti under 35: saranno proiettate infatti le opere di talentuosi artisti italiani come Stefano Sbrulli, Giulietta Vacis e Margherita Ferri. Il festival ha inoltre inserito nel suo staff 13 volontari under 30, formati tramite un’apposita call dal regista e documentarista Massimiliano Ferraina: saranno gli «agenti segreti» del BIG, tutti impegnati in diverse mansioni nei giorni del festival.
La direzione generale e artistica è a cura di Tita Tummillo e Miki Gorizia.
Il BIG è tra i più autorevoli in Italia a proporre una riflessione ed una sensibilizzazione sulle tematiche del genere, dell’identità e dell’orientamento sessuale, intesi come processi e possibilità in divenire. È un festival che intende farsi link tra cinema, musica, performance, intrattenimento culturale, attraverso una rete accademica, artistica e sociale, eterogenea, multipla e differente, divenendo così spazio di confronto internazionale e radicamento territoriale. Il BIG trova la sua origine a partire dal substrato teorico degli studi sulla diversità di genere – i “Gender Studies” – che dagli anni ‘70 interessano sempre più gli ambiti accademici a livello interdisciplinare. Il presupposto, largamente condiviso dalla comunità scientifica e culturale, è che i concetti di mascolinità e femminilità siano relativi e che il rapporto fra sesso e genere varia a seconda delle aree geografiche, dei periodi storici, delle culture di appartenenza.
La complessità del tema rimanda a tutta una serie di concetti chiave (i diritti fondamentali dell’uomo, la convivenza delle differenze, il rapporto con l’altro da me) e richiede strategie comunicative ad hoc, superando cliché e resistenze legate alla mancanza di una corretta informazione e di un sano dibattito. La potenza del cinema può costituire un medium privilegiato per attivare questo processo di consapevolezza: apre alle visioni, interroga il presente ed “educa” attraverso la Bellezza. Il Bari International Gender Film Festival intende così contribuire alla sensibilizzazione politica e culturale nel panorama regionale e nazionale, e avere un profondo ruolo sociale nella costruzione e diffusione di una cultura di rispetto verso tutte le diversità di genere presenti sul territorio pugliese – gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, metrosexual -, consolidando quell’attitudine all’ospitalità e all’accoglienza tipica di un paese mediterraneo.
Ufficio stampa BIG
redazione