Questa mattina la Polizia locale, accompagnata dalla Polizia edilizia e dalla ASL, ha effettuato un nuovo controllo su alcune abitazioni del quartiere Libertà dove erano state segnalate delle situazioni illegittime.
I controlli hanno interessato un immobile in via Crisanzio e un immobile/deposito in via Eritrea.
Nel caso di via Crisanzio sono stati controllati 3 alloggi, di cui uno totalmente sprovvisto di contratto di locazione. Tutti i locali, abitati da cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, sono risultati privi o carenti di condizioni igienico sanitarie, per cui la ASL sta redigendo una relazione utile alla emanazione di ordinanza sindacale.
I proprietari degli alloggi, oltre che destinatari di ordinanza, saranno sanzionati per locazione irregolare, per assenza di agibilità ad uso abitativo e mancanza di comunicazione di presenza di cittadini stranieri, oltre ad altri accertamenti fiscali.
Per quanto riguarda l’immobile di via Eritrea, si tratta di un deposito affittato in maniera irregolare ad uso abitativo a cittadini extracomunitari. Anche in questo caso la ASL ha riscontrato la carenza di condizioni igienico-sanitarie minime che consentano la vivibilità dell’alloggio. Si tratta, infatti, di un deposito alla strada, di circa 10 metri quadrati, abitato da 4 persone. In questo caso il contratto di locazione risultava intestato ad una sola persona. Oltre le sanzioni economiche si procederà con la ratifica dell’ordinanza.
Da circa un anno la Polizia locale sta conducendo una vera battaglia contro le locazioni irregolari, soprattutto nel quartiere Libertà dove spesso i proprietari degli immobili fittano alloggi inagibili e privi di qualsiasi condizione di vivibilità, creando situazioni di degrado a discapito di tutto il quartiere.
“I controlli continuano e continueranno – spiega il sindaco Antonio Decaro – fino a quando il fenomeno non sarà eliminato, perché queste situazioni danneggiano sia chi abita in condizioni disumane in questi locali sia tutti gli altri residenti del quartiere. Chi pensa di sfruttare le persone che si trovano in condizioni di difficoltà ai danni della comunità deve sapere che non ci fermeremo”.
Ufficio Stampa Comune di Bari
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