Ieri mattina è stata ufficialmente riaperta al pubblico la piazzetta in corso Cavour, tra via Cardassi e via Imbriani oggetto di un intervento di riqualificazione curato dalla Banca popolare di Bari, sponsor per il progetto e per i lavori. Il progetto di riqualificazione presentato dalla Banca e approvato dal Comune di Bari prevedeva lavori dell’importo di circa 160.000 euro per opere e arredi, più le spese progettuali.
“Ringrazio la Banca Popolare di Bari per il grande impegno e la cura che dedica al nostro territorio – commenta il sindaco Antonio Decaro -. Questo è un nuovo spazio centrale della città restituito ai cittadini in maniera totalmente nuova. Quella che era un’area, seppur centrale, che versava in condizioni di degrado e di fatto inutilizzata, oggi è una piazza accogliente e già frequentata. La presenza di istituzioni, associazioni e imprese private attente alla cura del nostro territorio è una risorsa importante per noi e per i cittadini perché ci aiuta a far crescere la qualità della vita e degli spazi nella nostra città. Ora mi auguro che tutti i cittadini vogliano seguire l’esempio della Banca Popolare prendendosene cura allo stesso modo”.
Il Progetto di riqualificazione della Banca Popolare di Bari
Il tema del progetto di riqualificazione della piazzetta di Corso Cavour aveva come oggetto la proposta di realizzazione di un “uno spazio verde attrezzato”, da reinventare nel pieno centro della città, nell’area terminale dell’asse viario di Corso Cavour, “cerniera” fra i quartieri Murattiano e Umbertino.
L’intervento, progettato dallo studio di ingegneria ed architettura Sibilano, completerà l’asse visivo, definito dalle “isole verdi” esistenti, che si susseguono dall’incrocio con il Corso Vittorio Emanuele nella direzione verso il ponte XX Settembre di Corso Cavour, all’incrocio con via Cardassi.
Ad angolo con la stessa strada, insiste l’edificio della Banca Popolare di Bari, che si è proposta all’Amministrazione Comunale cittadina, quale esecutrice dell’opera di riqualificazione urbana dell’area specificata, attraverso contratto di sponsorizzazione.
Il disegno non ha alterato il tessuto urbano ed il verde preesistente, utilizzando un “segno architettonicominimale”, nella scelta oculata degli arredi urbani che consiste:
- nella pavimentazione in betonella di cemento, disegnata in due diverse tonalità che si integra con i marciapiedi esistenti ed il manto stradale delle viabilità laterali;
- nell’elemento “acqua”, che viene riproposto attraverso la realizzazione di una “lama” verticale ed orizzontale, con elementi di finitura in pietra naturale. In chiave essenziale, tende a chiudere, il segno architettonico della vasca – fontana, antistante l’edificio della Banca d’Italia, lasciando ad essa, con la sua forma e dimensione, il ruolo monumentale;
- nella quinta verticale di separazione delle due lame d’acqua, costituisce idealmente un “portale visivo”, di inizio e fine di un percorso pedonale, completato dall’inserimento di un monitor bifacciale;
- nell’impianto audio – visivo, che consentirà di interagire con il cittadino, trasmettendo informazioni su eventi d’interesse collettivo;
- nella scelta dei materiali che riconduce a riferimenti architettonici presenti nell’edilizia Umbertina circostante;
- nelle panchine e fioriere che “segnano” un percorso con spazi di sosta, che andranno ad integrarsi e completare la nuova sistemazione a verde dell’isola pedonale e saranno realizzate in pietra calcarea di Trani, opportunamente levigata e legno lamellare naturale per le spalliere ergonomiche. La pietra “spazzolata” colorata, utilizzata per alcune fioriere riprende l’effetto cromatico di alcune facciate Murattiane e Umbertine;
- nella pavimentazione si prevede, peri bambinil’inserimento del gioco della “campana” (di antica memoria Murattiana), caratterizzata dall’utilizzo di chianche bocciardate bianche e numerazione in pietra spazzolata antisdrucciolo.
- nella nuova piantumazione (Chamaerops Humilis e Agapanto) che si integrerà alle alberature d’alto fusto esistenti, nelle isole verdi che caratterizzano da sempre Corso Cavour.
Ufficio stampa Comune di Bari
redazione