Bari rievoca la traslazione delle ossa di San Nicola

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San Nicola

Il corteo storico, i fuochi d’artificio, la statua del santo portata a mare a bordo di un peschereccio sorteggiato tra le famiglie di pescatori pretendenti: anche quest’anno si rinnova – il 7, l’8 e il 9 maggio – la ‘festa’ per San Nicola, patrono di Bari.

Un appuntamento atteso dai baresi e non solo, perchè migliaia di pellegrini giungono nel capoluogo pugliese da ogni parte della Puglia e da tutta l’Italia meridionale. L’evento coinvolge anche numerosissimi devoti ortodossi provenienti soprattutto dalla Russia. Si usa il termine traslazione per indicare il trasferimento, da una sede ad un’altra, di un corpo, soprattutto di reliquie, e quindi anche per San Nicola si parla di traslazione delle sue ossa, nel lontano 1087, da Myra in Asia Minore a Bari, ad ‘opera’ di 62 marinai che arrivano nel porto del capoluogo pugliese il 9 maggio del 1087 e consegnano le reliquie all’abate Elia che le custodisce e ha l’incarico di erigere la Basilica. Il corteo storico sarà diretto dalla regista e coreografa Elisa Barucchieri.

ansa

di Antonio Carbonara

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