Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e il presidente del Consorzio di sviluppo industriale Paolo Pate hanno siglato il protocollo d’intesa per l’avvio di uno sportello di Porta Futuro, il job center innovativo avviato dal Comune di Bari, nei locali messi a disposizione dall’ASI nella zona industriale.
Questo ufficio decentrato sarà utile per offrire assistenza alle imprese sui progetti di start-up avviati dallo stesso Consorzio e altri percorsi di assistenza al tessuto imprenditoriale locale portati avanti dall’amministrazione comunale.
Lo sportello, che sarà alimentato dal personale specializzato di Porta Futuro con l’ausilio di consulenti qualificati, fornirà supporto tecnico e operativo alle imprese associate al Consorzio oltre a proporre soluzioni di finanziamento e accessibilità a misure di sostegno sovracomunali.
Al momento istituzionale svoltosi a Palazzo di Città sono intervenuti anche l’assessore alle Politiche del lavoro Eugenio Di Sciascio e il responsabile della misura Franco Lacarra.
“Questo protocollo è una mano tesa alle aziende del consorzio ASI e dell’area industriale di Bari – ha esordito il sindaco Decaro -. Con l’apertura di uno sportello di Porta Futuro all’interno della nuova sede del Consorzio, infatti, vogliamo avvicinarci professionalmente e fisicamente ai bisogni delle realtà produttive, grandi e piccole, insediate sul nostro territorio. È solo il primo passo che stiamo muovendo in questa direzione con l’obiettivo di arrivare ad aprire un vero e proprio centro servizi per le aziende: uno sportello unico dove le aziende potranno trovare tutti gli interlocutori necessari per la fase di avvio d’impresa o per altro tipo di attività. Ci saranno i referenti di Puglia Sviluppo per le opportunità e i finanziamenti, i responsabili del settore della formazione professionale, i consulenti di Porta Futuro per la selezione del personale, i rappresentanti degli istituti scolastici per l’inserimento dei figli del personale delle imprese che arrivano da fuori città, ma anche gli albergatori e le società convegnistiche per l’organizzazione di eventi business. Perché l’esperienza ci insegna che tante aziende che vogliono investire sul nostro territorio hanno bisogno di una vera e propria guida per districarsi tra procedure e servizi, e offrir loro un servizio di affiancamento all’insediamento è un valore aggiunto per attrarre investimenti. Non escludiamo, inoltre, di attivare una vera e propria attività di scouting nei confronti delle imprese presenti sul territorio nazionale e internazionale offrendo loro di insediarsi qui, in un’area industriale del Mezzogiorno, che ad oggi, nonostante la crisi, è ancora la seconda area industriale dell’Adriatico. Questo per noi rappresenta motivo di orgoglio ma è anche un impegno, perché ad oggi è questa la leva più importante dello sviluppo del territorio e su questa dobbiamo continuare a lavorare, migliorando le sinergie con i centri di ricerca e le università qui presenti ma anche migliorando il rapporto con i servizi e le professionalità che possiamo attivare, tra cui Porta Futuro e ASI”.
“Dobbiamo comunicare sempre di più l’importanza della nostra area di sviluppo industriale e la sua forza – ha spiegato Paolo Pate -. Abbiamo le capacità e le potenzialità per crescere ancora, e siamo intenzionati a farlo. Stiamo cercando di darci come obiettivo il futuro,
portando avanti un lavoro di strettissima relazione con le situazioni con cui lavoriamo, come dimostra oggi la sigla di questo accordo che è parte di un disegno che ha come interlocutori sia le grandi aziende già insediate sia tante piccole e medie imprese, molte delle quali con un grande know how sull’innovazione. Su questo fronte noi vogliamo investire, attraverso attività di supporto e investimenti sul fronte delle tecnologie ma anche della sostenibilità, per traguardare il modello Appea – Area produttiva paesaggisticamente e ecologicamente attrezzata – con una particolare attenzione agli aspetti ambientali. A settembre apriremo la nuova sede di direzione dell’ASI dove troverà posto anche Porta futuro, veicolo di occupazione di qualità e con procedure semplici ed efficaci. Questo per noi significa dare risposte alle aziende tanto in termini di sviluppo quanto in termini di offerta, con riferimento alle aziende che ci chiedono di avere un interlocutore unico per quanto riguarda procedure e opportunità. Il lavoro che stiamo portando avanti come ASI, grazie al consiglio di amministrazione e alle sinergie interistituzionali che stiamo creando, ci permette di porci come soggetto autorevole anche nella gestione dei fondi, (circa 31 milioni di euro) che come area di sviluppo industriale siamo chiamati a gestire nell’ambito del Patto della città metropolitana di Bari, del Pon legalità e del Patto della Puglia che interessa la Regione”.
“La nostra idea è fare di Bari una città attrattiva per le imprese – ha concluso Di Sciascio -. Disponiamo di una serie di asset tra cui l’area di sviluppo industriale che sta lavorando per rendersi più moderna ed efficiente. Tante sono le opere e i progetti che stanno per partire, dalla Camionale che finalmente, come ha spiegato il sindaco, sta ricevendo l’intero finanziamento, all’interlocuzione con il porto sulle ZES, che sta andando avanti. In questo contesto diventa fondamentale il lavoro sulla semplificazione che deve diventare il nostro valore aggiunto per attrarre nuovi investimenti. Porta Futuro, grazie al coordinamento del responsabile Franco Lacarra, è un elemento fondamentale di questa strategia, perché ha l’ambizione di diventare un vero punto di riferimento per le aziende sia sul fronte occupazionale sia per le opportunità d’investimento. In questa prospettiva è fondamentale sviluppare ulteriormente l’interlocuzione che già abbiamo con ASI, come dimostra questa prima azione, ma anche con i tanti mondi esterni che dobbiamo essere in grado di intercettare e di connettere: penso alla scuola, l’Università, i centri di ricerca e il CNR, che proprio nella Manifattura dei tabacchi troverà una nuova sede. A riprova della centralità del ruolo di Porta Futuro nello sviluppo delle politiche del lavoro dell’area metropolitana di Bari, sta il fatto che in questi mesi di lockdown possiamo dire con orgoglio che il job center barese è sempre stato attivo, garantendo risposte e servizi che non si sono mai interrotti e portando a compimento anche percorsi di selezione che si sono tradotti in assunzioni reali”.
Redazione