Avrebbe tentato di truffare i suoi nipoti millantando di essere creditore nei confronti del fratello deceduto, il costruttore barese Domenico Andidero, della somma di oltre un milione di euro. Per il reato di tentata truffa la Corte di Appello di Bari ha confermato la condanna a 14 mesi, pena sospesa, per l’imprenditore Gennaro Andidero, e il risarcimento danni nei confronti della cognata e dei nipoti.
I fatti contestati risalgono al 2010. L’imputato, due mesi dopo la morte del fratello, aveva preteso dai figli e dalla moglie del defunto la somma di 2 miliardi di lire, citandoli in giudizio.
Sosteneva di aver fatto un prestito al fratello nel 1999. I nipoti, ritenendo che la richiesta dello zio fosse fondata, si erano accordati per corrispondergli circa 400 mila euro, somma che però non fu versata. Alcuni mesi più tardi, però, scoprirono documenti che attestavano che quel passaggio di denaro era, al contrario, la restituzione di somme dall’imputato al fratello deceduto in virtù di un precedente prestito.
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redazione