È online sul sito www.giovaniartisti.it, a questo link, il bando di concorso promosso da MiBACT – Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e GAI – circuito Giovani Artisti Italiani in collaborazione con i Comuni di Bari, Perugia e Reggio Emilia che mira a sostenere i giovani talenti della fotografia italiana, offrendo loro un’opportunità di ricerca nelle tre città individuate restituendo, al tempo stesso, un focus su quegli interventi di rigenerazione urbana che hanno puntato sulla creatività per indurre processi virtuosi di trasformazione.
Il concorso è riservato ad artisti e fotografi under 35 chiamati a raffigurare le accelerazioni e i cambiamenti che influenzano il modo di vivere nei contesti urbani del presente, indagarne criticità e potenzialità, registrare esperienze/percorsi/scenari, anticipare i cambiamenti.
Ad esito del concorso verranno selezionati tre giovani fotografi che trascorreranno un periodo di residenza, dalle due alle tre settimane, tra il 1 giugno e il 15 luglio, in una delle città ospitanti dove, insieme a un tutor, avranno l’occasione di svolgere una ricerca finalizzata alla produzione di nuovi lavori.
Un tema, quello del paesaggio e delle sue trasformazioni, che rappresenta uno degli ambiti di ricerca più fertili e di maggiore sperimentazione del linguaggio fotografico e che oggi vede le giovani generazioni misurarsi con nuovi approcci – dall’ibridazione dei linguaggi all’utilizzo di modalità partecipative, al ricorso a formule associative di lavoro – per dare vita a inedite narrazioni del presente.
I giovani fotografi selezionati verranno invitati a lavorare in contesti caratterizzati da processi virtuosi di trasformazione urbana, frutto di interventi promossi dalle pubbliche amministrazioni e improntati su un equilibrato rapporto tra bisogni sociali, attività produttive, creatività e ambiente, determinanti per la crescita culturale delle comunità.
I contesti oggetto dell’indagine sono Bari – Quartiere Libertà / Perugia – Officine Fratti, Creative Space / Reggio Emilia – ex Officine Reggiane.
Ciascun vincitore riceverà un premio complessivo di € 3.100 lordi per la copertura forfettaria di tutti i costi relativi alla residenza (viaggio, vitto, alloggio, trasporti locali, accessi) e alla produzione del lavoro. Ognuno di loro dovrà produrre, entro 60 giorni dal termine della residenza, una serie di opere compiute (stampe fotografiche, proiezioni, installazioni, video) in numero e formato da concordare con gli organizzatori, che saranno utilizzate per fini espositivi.
qui aggiungiamo dettagli sul bando Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 di giovedì 27 aprile 2017.
“La scelta di indagare attraverso la fotografia il quartiere Libertà rientra coerentemente in una strategia più ampia di lettura e rigenerazione fisica e culturale di un contesto semi-periferico eppure centrale per il futuro della città, su cui l’amministrazione sta investendo molto, concentrando risorse finanziarie e impegno progettuale – dichiara Paola Romano -. A breve il quartiere sarà investito da un Piano integrato che mira alla riqualificazione delle piazze Redentore e Disfida di Barletta, alla realizzazione di un parco urbano presso l’area dell’ex Gasometro, al ridisegno degli spazi pubblici aperti in corso Mazzini, via Dante e piazza De Nicola, al rilancio del commercio in via Manzoni e, nel medio periodo, al recupero dell’ex Manifattura dei Tabacchi. Vogliamo che i giovani siano al centro di questo cambiamento e per questo abbiamo recentemente recuperato e ridestinato la ex scuola Melo a laboratorio urbano per la creatività. La residenza del GAI ci offre l’opportunità di contaminare questo percorso di rigenerazione con l’arte e la fotografia, che ci auguriamo possano ispirare la natura del nostro intervento”.
“La residenza fotografica del GAI in collaborazione con il MIBACT si inserisce in un percorso di posizionamento a scala nazionale e di valorizzazione culturale della città di Bari, selezionata come unica città del Sud a partecipare alle residenze Panorami in trasformazione – commenta Silvio Maselli – . La strategia di marketing territoriale della città poggia sulle leve dell’infrastrutturazione culturale (Polo delle Arti Contemporanee, Spazio Murat, Museo Civico, Teatri di Bari), della messa a sistema dei contenitori culturali e degli attrattori (Bari Guest Card) e dell’incoming di giovani artisti e opinion leader che possano vivere, attraversare e testimoniare la città attraverso l’indagine artistica e, in questo caso, la fotografia. La forma residenziale, non a caso, è stata inserita nel progetto del Polo delle Arti Contemporanee e contiamo possa crescere nel tempo come pratica culturale consolidata anche qui a Bari”.
di Antonio Carbonara