” Bari volta pagina ‘. Si terrà mercoledì 13 dicembre 2023, a partire dalle ore 17:00, la tavola rotonda promossa dal movimento politico ‘ Io Sud’. L’ evento avrà luogo presso Caffè letterario Bistrot Portineria 21 ( via Benedetto Cairoli, 137/a/139). Quale futuro per la nostra città metropolitana? Intorno a questa domanda si articolerà la tavola rotonda, ascoltando cittadini, professionisti, Manager, Dirigenti pubblici. Modereranno Michele De Feudis (giornalista ) e il Mauro Mazza ( ufficio stampa Io Sud).
Intervista a Nino Monterisi, al segretario regionale Io Sud
Abbiamo chiesto al segretario Regionale di IO SUD , Nino Monterisi il perché di
questa tavola rotonda ?
Coltiviamo da sempre l’idea che la fatidica frase del divario o gap “Nord-Sud” e quello Sud Nord relativo alla Puglia, non sia del tutto sincera e convincente. Fiumi di parole sono state scritte nelle aule universitarie, sui fogli di libri ora ingialliti, su giornali di ogni specie e tiratura. Belle parole a cui non son mai seguiti i fatti. Secondo noi non si è mai avuta la capacità di dimostrare quell’orgoglio e quella dignità che la Puglia e le sue Città hanno da sempre , e non hanno bisogno di essere prese in giro da tutti coloro che ,per un motivo o per un altro ,seguono fiumi di interessi, distorcendo quella umanità e quella particolare accoglienza che ci viene unanimemente riconosciuta. Abbiamo cercato in tutti i modi di creare interessi culturali diffusi per testare la vicinanza alle istituzioni, alle attività industriali, a quelle commerciali, alla vita della polis, per finire all’uomo della strada. Con quest’ultimo ci siamo sbilanciati, nel chiedergli, oltre il vissuto sociale, i servizi e altro, volti e nomi in grado di amministrare una Città Metropolitana quale quella di Bari. Le risposte ricevute hanno messo in mostra la fragilità delle comunicazioni, il dubbio delle notizie mai sostenute da verità assolute, l’incognita di personaggi famosi a pochi e sconosciuti ai più , quali probabili candidati del domani. Nel considerare tutto ciò, noi del movimento, un bel po’ perplessi sulla demotivazione alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica. Ci siamo posti nella condizione come se fossimo nell’aula di un tribunale e avesse preso la parola l’avvocato difensore, asserendo dopo una pausa, nel silenzio assordante dell’aula, di non poter difendere l’imputato. E questo inciso di “non poterlo difendere “ ci ha portato a lanciare l’idea di una tavola rotonda, per comprendere se fosse vero che per questo assistito ( la Città di Bari) non ci sia alcun avvocato in grado di o che abbia la voglia di difendere, o per meglio dire riportarla “in bonis”, ciò indipendentemente da chi sia, cosa faccia e di quale casacca vestisse. Riteniamo di avere a cuore tutto quello che è una città, potremmo elencare fiumi di temi di cui discutere, non lo faremo, ci preme sopra tutto capire se vi siano intenti tali da ridare il sole ad una città che ha il mare ma non ha le spiagge. Nel toccare con mano la realtà di questi ultimi giorni, ci siamo messi in gioco, visto che manca lo spirito di quel coraggio che serve per affrontare una campagna elettorale che , per molti versi, penalizza le classi produttive della nostra città , oltre che i cittadini cui mancano di riferimenti politici .
D.
Secondo alcuni dati attendibili, Bari in questi ultimi anni è diventata una delle prime mete turistica per numero di arrivi e la seconda per presenze nella Regione Puglia, e sempresecondo dati affidabili rimane la seconda area industriale dell’Adriatico, oltre alla presenza di due tra le università più importanti d’Italia; per quale motivo ci si chiede non è tra le prime città per qualità della vita? Anzi il sondaggio del Sole 24 ore la retrocede di altri tre posti ?
A proposito della domanda, evidenzio che, ci sono o ci sarebbero le basi per creare le opportunità di crescita nei settori del turismo, dell’industria, dei servizi e del commercio e per rendere Bari una città ricca, ciò non solo perché siamo dotati di un aeroporto che rappresenta un fiore all’occhiello e che ha determinato lo slancio del turismo, ma per la presenza di sinergie economiche importanti e soprattutto per quel valore del capitale umano che ancora in essa risiede, ma ,nonostante ciò ,credo ci sia bisogno di nuova linfa e
soprattutto di una ampia visione prospettica della città di Bari e di gente che abbia voglia di
mettersi in gioco e che non sia demotivata. Abbiamo molto apprezzato chi ha ancora a cuore le sorti della città tanto da aver accettato di prendere parte attivamente alla tavola rotonda organizzata. Siamo certi che il loro apporto professionale, aziendale, formativo,
culturale, tecnico, scientifico e della salute possa ridare vita, slancio e perchè no
quell’ottimismo che manca da parecchio
Stando questa enorme valenza culturale perchè non si rende competitivo il polo universitario in modo di attrarre non solo ulteriori possibili eccellenze di risorse umane tali da contribuire alla valorizzazione anche del tessuto urbanistico della città?
In effetti, valorizzare il capitale umano e attrarre nuovi talenti è fondamentale , quello che
serve oggi è il bagaglio delle competenze che latita, come lo è stato sul fronte urbanistico
della città dove non è stata valorizzata la strategia sui quartieri per la riqualificazione degli
spazi pubblici.
A proposito degli spazzi pubblici, sovviene il senso della partecipazione alla vita di ogni
giorno in special modo se ci fossero contenitori e servizi di prossimità da utilizzare, quali
sarebbero più interessanti?
Soprattutto con la rigenerazione sociale e culturale, nel senso di realizzare laboratori
culturali, biblioteche, spazi verdi per relazioni di prossimità, parchi attrezzati, centri per
l’aggregazione, asili e scuole.
Tutto ciò è auspicabile ma come ottenere l’attenzione dei cittadini?
Partendo dalla loro diretta partecipazione alla costruzione di un domani etico e civile, si oserebbe scommettere in primis con il conferimento dei rifiuti in modo educato o con mezzi
che evitino di produrre ulteriormente altri rifiuti, si pensi anche alla qualità della vita da migliorare con strumenti di controllo idonei, con il potenziamento della illuminazione pubblica, per mezzo di idonee sorgenti che ne riducano i consumi. Insomma una città vivibile, tal quella quale che è stata Bari prima di un ventennio fa.
Quindi, cambiare completamente rotta, ovvero, con tutta barra a destra?
Di certo è una bella idea, quella che potrebbe essere, di ottenere i comandi della nave senza alcun ammutinamento e sotto la guida di un comandante sopra di ogni colore e di ogni sospetto, competente, attorniato da un equipaggio dalle elevate capacità e caratteristiche, tali da sottoporsi a continue sfide,per il raggiungimento dei risultati più arditi e approdare con nonchalance condizioni avverse, ma riportando in auge, in porto, una città dai fasti gloriosi issando sui pennoni più alti il Gran Pavese, in segno di vittoria per una idea vera, che unisce, come la gente di mare che guarda ogni giorno il suo mare, lo vive e lo rispetta.
Antonio Carbonara