Si apre con un omaggio e l’attenzione al territorio della città di Bari e alle sue espressioni teatrali sabato 19 ottobre alle 20 al Teatro Piccinni, in fuori abbonamento, la stagione teatrale del Comune di Bari organizzata in collaborazione con Puglia Culture al Teatro comunale Piccinni.
Piccolo Teatro di Bari – Eugenio D’Attoma porta in scena “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, di Oscar Wilde, regia di Maurizio Sarubbi.
Con Nietta Tempesta, Maurizio De Vivo, Daniel Torre, Susi Rutigliano, Caterina Rubini, Silvia Cuccovillo e Maurizio Sarubbi, la direzione scenica di Claudio Farina e la consulenza artistica di Nietta Tempesta.
A Nietta Tempesta è affidato il ruolo centrale della commedia, Lady Bracknell/, Daniel Torre è Ernest-Jack Worthing, Maurizio De Vivo interpreta Algernon, Silvia Cuccovillo è Guendalina, Caterina Rubini è Cecyl, Susy Rutigliano è Miss Prism e Maurizio Sarubbi il reverendo.
Uno spettacolo che “si pregia di una lodevole cura nell’allestimento, ma soprattutto si esalta, in affettuosa cordialità, con la prova della decana delle attrici baresi (…) giunta anche oltre i novant’anni” (Pasquale Bellini). Tra una serie di equivoci, scambi di persona e incastri, il testo dello scrittore dublinese, opera definita come perfetto esempio della “commedy of manners” e manifesto denuncia della società vittoriana, invita senza dubbio a riflettere sulla natura delle identità, sulle maschere e convenzioni sociali, sul sopravvivere barcamenandosi tra le sovrastrutture borghesi.
Il Piccinni riaprirà poi le porte al teatro da giovedì 24 a domenica 27 ottobre per ospitare Alessandro Haber ne “La coscienza di Zeno” .
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Redazione
