È dedicata ai grandi talenti italiani e della scuola russa la seconda parte del Barletta Piano Festival, quattro concerti in programma dal 14 al 17 settembre a Palazzo della Marra con l’appuntamento inaugurale affidato a Irina Bogdanova, la moscovita in grande ascesa che per la critica suona Chopin con la stessa chiarezza esecutiva di Maurizio Pollini.
E Chopin attraverserà tutti i recital del festival diretto da Pasquale Iannone nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro con l’organizzazione degli Amici della Musica «Mauro Giuliani» e il sostegno di Regione Puglia e Comune di Barletta. La manifestazione ritorna, dunque, con una tranche di programmazione decisa ancora una volta ad accendere i riflettori sul pianoforte e i suoi interpreti. Sarà un confronto diretto tra esponenti di due secolari tradizioni, da un lato gli italiani Osvaldo Nicola Ettore Fatone e Josef Edoardo Mossali e dall’altro l’affermato Yuri Bogdanov e, per l’appunto, l’emergente Irina Bogdanova, che giovedì 14 settembre suonerà l’Andante spianato e Grand Polonaise brillante op. 22 di Chopin all’interno di un programma comprendente pagine di Scarlatti, Ravel, Gubaidulina, Rachmaninv e Gimeno.
Una storia pianistica vanta anche la Puglia, che venerdì 15 settembre sarà rappresentata dal ventiduenne musicista di Manfredonia, Osvaldo Nicola Ettore Fatone, del quale dice un gran bene Michele Marvulli, tra i massimi esponenti della tradizione pugliese insieme a Pierluigi Camicia e allo stesso Pasquale Iannone, con il quale il giovane musicista foggiano si sta perfezionando in vista di una brillante carriera concertistica. Recentemente affermatosi al Concorso Internazionale «Chopin» di Roma e vincitore assoluto del Concorso di Airola, e in attesa di partecipare al Premio Venezia, Fatone suonerà musiche di Beethoven (Sonata n. 6 op. 10 n. 2), Brahms (Variazioni su un tema di Paganini op. 35, II Libro), Chopin (Scherzo n. 4, op. 54), Prokofiev (Sonata n. 6 op. 82) e Stravinskij (Trois mouvements de Petrouchka).
Altro talento da scoprire, sabato 16 settembre, è il bresciano Josef Edoardo Mossali, sedici anni e già una sfilza di vittorie in concorsi internazionali, tra cui il Città Piove di Sacco, conquistato quest’anno con lo strepitoso punteggio di 100/100. E davvero impegnativo è il programma che affronta per il Barletta Piano Festival, con Beethoven (Sonata op. 81 Les Adieux), Chopin (Tre mazurke op. 50, Notturno op. 15 n. 2 e Improvviso n. 3 op. 51), Debussy (la prima serie di Images, Reflets dans l’eau, Homage à Rameau e Mouvement) e Ravel (Le tombeau de Couperin).
Chiusura domenica 17 settembre con Yuri Bogdanov, il vincitore del Premio Johann Sebastian Bach di Lipsia e del Premio Schubert di Dortmund. Anche per queste due affermazioni Bogdanov è internazionalmente riconosciuto per le sue interpretazioni di Bach e Schubert, autore, quest’ultimo, del quale il pianista russo è stato inoltre consacrato migliore esecutore al mondo dallo Schubert Institute di Vienna per le registrazioni della stagione 1995/1996. A Barletta Bogdanov suonerà musiche di Haydn (Sonata in la bemolle maggiore), Liszt (Valle d’Obermann e Mephisto-Walz) e, naturalmente, Chopin (Barcarola op. 60, Mazurke op. 33 n. 4 e op. 68 n. 4, Ballata n. 1 op. 23, Notturno op. 27 n. 2, Scherzo n. 2 op. 31).
I concerti avranno inizio tutti alle ore 21. Biglietti singolo concerto 5 euro, abbonamento all’intero festival 10 euro. Info 347.6194215.
ansa
redazione