Se vinci il Gina Bacahuer di Salt Lake City, tra i concorsi pianistici più importanti al mondo, ed hai fatto spellare le mani al pubblico della Carnegie Hall di New York, sei destinato a lasciare il segno anche negli anni a venire. E Chang-Young Shin, che venerdì 20 luglio (ore 21) inaugura a Palazzo della Marra il Barletta Piano Festival diretto da Pasquale Iannone per gli Amici della Musica «Mauro Giuliani» nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, è internazionalmente riconosciuto tra gli astri nascenti della tastiera. E non ha ancora preso il diploma, cosa che avverrà a settembre, alla prestigiosa Juilliard School.
Ventiquattro anni, coreano, Shin suonerà un programma particolarmente impegnativo che si aprirà con la Toccata in re minore BWV 912 di Bach, proseguirà con la Polonaise-Fantaisie op. 61 di Chopin e la Sonata op. 101 di Beethoven, e si chiuderà con Los Requiebros di Granados: pagine che il pianista asiatico affronterà con quel piglio comunicativo tipico degli interpreti vincitori dei concorsi americani, dove oltre alla tecnica si guarda con grande attenzione al modo di porgere e trasmettere la musica.
Non a caso di «espressività appassionata» e «profonda abilità artistica» ha parlato, a proposito di Shin, Douglas Humpherys, il direttore artistico del Gina Bachauer Internazional Piano Competition, concorso che si svolge ogni quattro anni nello Utah e che dopo il Concorso Van Cliburn rappresenta la più importante competizione pianistica degli Stati Uniti. «Viscerale eccitazione», «fuoco estremo» e «struggente sensibilità» sono state, invece, le parole utilizzate da Frank Daykin della Concert Review di New York per recensire il recital tenuto dal pianista coreano nel 2016 alla Carnegie Hall, tempio americano della musica. Sarà anche per queste qualità che Chang-Young Shin nello stesso anno si è affermato all’Hilton Head International Piano Competition e nel 2017 al Seoul International Piano Competition, trionfi che hanno fatto da preludio alla vittoria del Gina Bachauer quest’anno.
Quanto è bastato perché Pasquale Iannone, sempre molto attento a quanto accade negli States, lo volesse per inaugurare la dodicesima edizione del Barletta Piano Festival, che sino all’1 agosto propone undici serate con quindici pianisti e uno sguardo particolare rivolto proprio agli interpreti e vincitori di concorsi oltreoceano, come Davide Cabassi, recente Premio Van Cliburn a Fort Worth.
Info 347.6194215. Biglietti 5 euro, abbonamento 25 euro.