La Guardia di finanza di Taranto ha eseguito un provvedimento emesso dalla Corte di appello di Lecce per la confisca di beni del valore di circa 2,5 milioni di euro nei confronti di un 60enne, già condannato con sentenza definitiva per i reati di associazione di tipo mafioso, detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione e contrabbando di tabacchi.
I beni erano stati sottoposti a sequestro nel novembre 2020.
Gli introiti delle attività illecite sarebbero stati impiegati dall’indagato (che avrebbe avuto un ruolo di rilievo nella Sacra corona unita) per l’acquisizione di beni e la gestione di imprese, queste ultime intestate ai suoi più stretti familiari, il cui valore è risultato superiore rispetto alle fonti di reddito dichiarate al fisco.
Tra i beni confiscati ci sono una villa con piscina a Taranto, un’auto, disponibilità finanziarie e i compendi aziendali di due imprese attive nel settore della ristorazione e della vendita di prodotti ittici freschi.
Quanto confiscato sarà definitivamente affidato alla gestione dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ansa).
redazione