È indagata dalla Procura di Bari per omicidio colposo in cooperazione la madre del bambino di sei anni della provincia di Brindisi deceduto sabato scorso nell’ospedale Giovanni XXIII di Bari dove era ricoverato dal 18 luglio scorso dopo aver ingerito accidentalmente della varechina scambiata per acqua. La madre, che in quel momento era in casa, dopo essersi accorta che il figlio aveva bevuto la varpersinechina, in preda al panico la bevve anche lei e si lanciò dal terzo piano della palazzina dove viveva.
Inizialmente ricoverata a Brindisi, la donna nelle settimane successive è stata trasferita in una clinica di Milano. La Procura di Bari, dopo aver aperto l’indagine in seguito all’esposto presentato dai familiari del bimbo dopo la sua morte, ha fissato per il 27 settembre l’autopsia.
Anche la Procura di Brindisi in queste settimane ha aperto un’inchiesta per accertare l’intero contesto in cui sono avvenuti i fatti due mesi fa: tra i reati ipotizzati dai magistrati ci sono l’istigazione al suicidio e lo stalking.
Sono stati sequestrati tre cellulari (due del padre e uno della madre del bimbo) ed è stato acquisito dagli investigatori anche un diario della madre del piccolo. (ANSA).
Redazione