Dal binario 21 della stazione centrale di Milano, trasformato oggi in memoriale della Shoah, partivano i convogli carichi di deportati ebrei diretti ai campi di sterminio nazisti. Dal binario 21, il 30 gennaio 1944 circa 650 ebrei, tenuti in prigionia nel carcere di San Vittore vennero condotti ai campi di Auschwitz-Birkenau,e solo ventidue di loro riuscirono a tornare vivi dal lager.
“Binario 21″ è il nome del progetto culturale che sarà presentato a Bari nella sala giunta della Città Metropolitana, giovedì 17 gennaio alle ore 10.30, alla presenza di Maria Elena Germinario, Direttore Artistico di Marluna Teatro, Patrizia Camassa giornalista, Antonio Decaro Sindaco della Città metropolitana, Francesca Pietroforte Consigliere delegato ai Beni Culturali e all’Attuazione del Programma, Mario Loizzo presidente del Consiglio Regionale Pugliese, Sebastiano Leo Assessore Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale, Pietro Palermo Confguide Bari e Francesco Carofiglio del Consorzio Idria.
Un “viaggio nella memoria” per non dimenticare il passato, per essere consapevoli della terribile capacità dell’uomo di commettere orrori, un viaggio che ha l’ambizione di smuovere coscienze: queste sono le premesse dell’esperienza culturale, di forte impatto emotivo, legata alle celebrazioni della Shoah, proposta dall’Associazione Marluna Teatro di Trani, con il supporto organizzativo dell’agenzia Guastella Communication di Bari, in partnership con le guide turistiche di Confguide Bari, e il patrocinio di Regione Puglia, Consiglio Regionale Pugliese, Assessorato alla Pubblica Istruzione Regione Puglia, Città Metropolitana e del Comune di Bari, che si svolgerà nel Museo Archeologico di Santa Scolastica dal 19 gennaio al 9 febbraio 2019.
Fondamentale la partnership con la Città Metropolitana di Bari per espresso volere del Sindaco e del Consigliere delegato ai Beni Culturali e all’Attuazione del Programma, Dott.ssa Francesca Pietroforte. La Città Metropolitana di Bari infatti non solo patrocina l’iniziativa ma la sostiene finanziariamente con le aperture straordinarie del Museo che hanno un costo.
redazione