BRINDISI, ALL’ALBA DEL 31 LUGLIO IL CONCERTO DI BUNGARO

0
337

BRINDISI, ALL’ALBA DEL 31 LUGLIO IL CONCERTO DI BUNGARO

 

 

 “Albanauta” è il titolo del concerto all’alba con Bungaro, in programma domenica 31 luglio alle ore 5 nello scenario dell’isola di Sant’Andrea di Brindisi – nell’area del vecchio faro di Punta Riso. Al fine di favorire la mobilità degli spettatori, a partire dalle 4.15 sarà attivo un servizio gratuito di bus navetta tra l’area antistante il porticciolo turistico e il luogo dello spettacolo – e viceversa. Il concerto, che si avvale della direzione artistica di Carmelo Grassi, è organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese con il sostegno del Comune di Brindisi. L’ingresso è liberoIl sole sorgerà alle ore 5.44.

 

Bungaro è un “Albanauta”, un viaggiatore che esplora le meraviglie dell’alba, le sue promesse e le sue molteplici metafore: l’aurora, l’albore, il risveglio. Un panorama dipinto dai colori della notte e dell’aurora specchiati nel mare, il silenzio posato sulla macchia mediterranea, l’aurora che riscopre con luce tenue il profilo del Castello Alfonsino e del vecchio faro di Punta Riso, uno scenario che lascia prevalere un senso di unità e di serena bellezza restituendo una diversa percezione dello spazio a mano a mano che il sole si staglia sull’orizzonte: Bungaro tradurrà in musica le emozioni del momento, legandole al luogo e al contesto, per questo ha prestato particolare attenzione alla scelta di brani che potessero calarsi nelle atmosfere proprie di un concerto all’alba, da “sfruttare” per i suoni della speciale matinée brindisina.

 

La musica ricamata sul limitare del porto esterno di Brindisi, la bellezza del risveglio della luce e le vibrazioni della musica d’autore nel silenzio della natura, le irripetibili meraviglie del luogo rigonfio di storia e di mare, saranno gli elementi di un concerto capace di unire sonorità intime e delicate con il talento del cantautore brindisino: “Albanauta” viaggia mirabilmente tra coordinate etno-world, pop mediterraneo e influenze brasiliane. E mentre il sole fa capolino, Bungaro accarezza il suo repertorio, fatto di canzoni raffinate e avvolgenti, dalla filastrocca di Rodari “Il cielo è di tutti” alla splendida ballata “Zen”, dalla delicatissima “Amalia” al movimento irresistibile di “Appartenenza”, solo per citarne alcune. Il concerto ripercorre in una versione più intima e originale il progetto “Entronauta”, l’ultimo lavoro discografico di Bungaro, oltre a ritrovare i successi del cantautore brindisino fra musica, parole e i suoni magici del vibrafono e degli strumenti a legno. Con la voce e la chitarra di Bungaro, legato a un doppio filo di complicità, il vibrafonista e percussionista Marco Pacassoni, tra i polistrumentisti più talentuosi della scena contemporanea internazionale. Le canzoni incontrano le atmosfere intatte e intemerate del mattino, come vecchie preziosità confessate dal mare, e come un pescatore al far del giorno Bungaro affonda i suoi remi nei brani più intensi come la stupenda “Guardastelle” – scritta con Pino Romanelli -, “Io non ho paura”, “Il mare immenso”, che sposa l’alba con la potenza di parole eterne, e una versione intima di “Perfetti sconosciuti”. E altre memorabili interpretazioni come “Lu viddicu di lu mundu”, oltre a un capolavoro indimenticabile di Domenico Modugno e un riadattamento in italiano di un brano di David Byrne dei “Talking Heads”.

 

Albanauta” è l’incontro di un cantautore tra i più raffinati della musica italiana con la sua terra e con quel mare che la bagna e che ha sempre permeato di salsedine il suo immaginario. “Albanauta” è un viaggio che regala emozione, ritmo, sogni, gioia, abbandono, meraviglia, malinconia. Un giro d’orizzonte tra l’anima e il mare di un artista nel pieno della sua maturità compositiva. «L’alba è una straordinaria metafora della vita – ha detto Bungaro –, è la vita che rinasce dal buio, è il sole che affiora dall’acqua, per questo le canzoni prendono un valore simbolico in un tempo e in un luogo magici. Il concerto è un viaggio nella rinascita, nell’atto di ricominciare, nel miracolo che si ripete circolarmente con l’arrivo della luce. Per me suonare a Brindisi è un privilegio. Suonare nel punto in cui Brindisi bacia il mare, il mare dentro, è ancora più emozionante. Il mare è un sentimento, è uno stato dell’anima che ti riporta nel cuore la bellezza che ti manca o che hai perduto. A differenza delle altre piazze, a Brindisi cammino a ritroso cercando quel bambino che proiettava cieli come sogni sui soffitti e intanto cadeva dalla sua prima bicicletta verde. Ma più di tutte ricordo le volte in cui mi sono rialzato».

www.teatropubblicopugliese.it

redazione

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.