L’indagine della Procura della Repubblica di Brindisi che stamani ha portato all’arresto per presunte tangenti di cinque dipendenti della centrale Enel Federico II di Brindisi “trae origine dalla denuncia presentata dalla stessa società nel mese di gennaio”.
Lo rileva Enel in una nota nella quale precisa che “durante questo periodo” è stato “costantemente fornito alla Procura della Repubblica ogni elemento utile per fare piena chiarezza sull’intera vicenda”.
“L’azienda – prosegue la dichiarazione – ha peraltro adottato i provvedimenti disciplinari, incluso il licenziamento, nei confronti dei dipendenti per i quali, attraverso le verifiche interne, erano stati già individuati elementi di responsabilità.
Enel confida nell’operato della magistratura e ribadisce la propria collaborazione al prosieguo delle indagini”.
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di Antonio Carbonara