BRINDISI, IN PIAZZA DUOMO ENRICO LO VERSO IN “MITO IN FABULA”
La rassegna “Verdi in Città”, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, prosegue con il suo primo appuntamento teatrale venerdì 4 agosto, alle ore 21 in piazza Duomo a Brindisi – di fronte al museo archeologico “Francesco Ribezzo”. L’ingresso è libero. In scena “Mito in fabula”, un’opera popolare con Enrico Lo Verso, Francesco Mancarella al pianoforte, Lorenzo Mancarella al clarinetto, e la danzatrice Marilena Martina.
Enrico Lo Verso ripercorre le gesta dei grandi e celebri miti restituendo al racconto la sua funzione principale: rendere immortale il pensiero e il valore della classicità. Lo spettacolo, che attinge al passato e alla poesia epica, infonde nuova vita a insegnamenti e valori straordinariamente attuali, a distanza di duemila anni dalla scrittura de “Le Metamorfosi”.
Grazie alla regia di Alessandra Pizzi, il mito è “spogliato” della sua austerità e reso umano, mortale. I protagonisti scendono da un immaginario Carro di Tespi per restituire al mito il suo valore vitale, quello di racconto popolare. L’allestimento essenziale conferisce alla narrazione una dimensione ludica e onirica, con cenni al mondo circense e al sogno felliniano. Musicisti d’eccezione sostengono il racconto evocando dimensioni immateriali e interpretando la favola. Le coreografie di Marilena Martina sottolineano la magia dando vita al tragico volo di Icaro, all’entusiasmante nascita della Primavera, all’amore commovente di Callisto, all’ira di Atena e alla sorte di Aracne.
Il mito diventa moderno, come affermava Piero Bernardini Marzolla parlando dell’opera di Ovidio. La poesia diventa storia e il mito si fa contemporaneo, abbandonando i panni del racconto epico per diventare cronaca. Parla della vita e delle gesta comuni, attualizzando il mito con un linguaggio efficace ed essenziale. Queste storie diventano un pretesto per raccontare un mondo in cui, nella ricerca del sé, ognuno affonda nelle radici del proprio vissuto, spesso collettivo. Il mito diventa “sociale”, creando stereotipi e modelli.
Così, nel grande racconto epico si trovano tracce evidenti della quotidianità: il mito di Dafne, che si trasforma in albero per sfuggire a chi la pretende in sposa, diventa un monito sulla natura che oggi più che mai cerca di riprendere i suoi spazi. Nella violenza subita da Proserpina, ritroviamo i frammenti di un dialogo di genere ancora incompiuto. E nel romantico, se pur fatale, specchiarsi di Narciso in se stesso, vediamo il culto dell’immagine della società moderna che spesso predilige l’apparire all’essere.
Lo spettacolo cerca di avvicinare il pubblico alla lettura e alla classicità, abbattendo la diffidenza che spesso accompagna opere memorabili ma chiuse nelle categorie del passato. L’allestimento trasforma il mito in una narrazione vivida e attuale, nella quale il passato diventa specchio del presente. Il valore del mito è così dilatato nel tempo e diventa strumento per comprendere meglio il nostro mondo e la nostra umanità. Perché, come diceva Calvino, un classico è un libro «che non ha mai finito di dire quel che ha da dire ma continua a esprimere valori in cui possiamo riconoscerci provocando incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé».
“Mito in fabula” fa parte della rassegna “Verdi in città”, proposta artistica che vede il sostegno di Enel in qualità di main sponsor e la partecipazione del Museo archeologico “Francesco Ribezzo”.
redazione