Quattro lavoratori della Wcs, una azienda appaltatrice dell’Enel nel settore dei lavaggi idrodinamici, sono saliti su un piccolo balcone che si trova su una caldaia all’interno della centrale di Cerano.
Protestano per problematiche sorte in seguito al cambio di appalto. Sono in cassa integrazione. La vertenza, che va avanti da 50 giorni, coinvolge in tutto 20 operai. A seguito di diversi tavoli tecnici che si sono tenuti in prefettura, era stato stabilito che 10 di loro dovessero essere riassorbiti dalla nuova ditta, la Sea. Agli incontri hanno anche partecipato rappresentanti dell’Enel. A quanto affermano i sindacati e gli stessi lavoratori, però, sono state proposte loro condizioni non accettabili che prevedono il taglio degli scatti di anzianità e una riduzione di 250 ero dello stipendio. Protestano, inoltre, sempre a Cerano, 32 lavoratori della società Cannone che rischiano il proprio posto di lavoro nell’ambito di un altro cambio appalto, nel settore della movimentazione delle ceneri.
ansa
di Antonio Carbonara