Hanno il cuore a pezzi i genitori di Angelo, il 13enne che domenica è morto dopo cinque giorni di ricovero in ospedale.
A causarne il decesso sarebbero state le conseguenze di una caduta all’uscita di scuola dalla carrozzina su cui era costretto dalla distrofia muscolare. La morte sarebbe dovuta a una complicazione neurologica indotta dalle fratture alle tibie.
Erano le 13.30 del 6 febbraio e nell’istituto che frequentava a Giurdignano, in provincia di Lecce, la campanella stava suonando. La voglia di tornare a casa era tanta. Accompagnato da un operatore sociosanitario che lo aiutava a spostarsi, il 13enne è uscito dal plesso dell’istituto. Qualcosa, però, è andato storto e Angelo è caduto (ansa)
Sembra non sia nulla di grave, solo qualche escoriazione e livido. Il ragazzino torna a casa con un’amica di famiglia e racconta in lacrime ai genitori l’accaduto. Poco dopo comincia a stare male e perde coscienza. Non c’è tempo da perdere e i genitori lo accompagnano per accertamenti all’ospedale di Scorrano. La situazione però si complica e Angelo viene trasferito a Lecce, nel reparto emergenza urgenza dell’ospedale Vito Fazzi. Qui le sue condizioni si aggravano ulteriormente e viene ricoverato in rianimazione, fino a ieri quando è sopraggiunto il decesso.
Angelo avrebbe compiuto 14 anni il 15 febbraio. La sua morte ha sconvolto il piccolo borgo di meno di duemila anime in cui viveva con la sua famiglia. Anche suo fratello maggiore ha la stessa malattia.
“I genitori sono distrutti – spiega l’avvocato Salvatore Corrado, uno dei due legali che assistono la famiglia -. Non abbiamo certezze al momento ma, a sentire i genitori, gli operatori sanitari che hanno avuto in cura Angelo dal 6 all’11 febbraio hanno fatto tutto ciò che era possibile per salvarlo.
Quindi non sembrerebbero esserci elementi al momento per contestare un’eventuale imperizia sanitaria”. “Alcuni bambini presenti al momento dell’uscita da scuola – aggiunge – hanno detto che Angelo è caduto perché erroneamente è stato fatto scendere dalla scala invece che dallo scivolo per disabili, ma sono tutte cose che dobbiamo ancora verificare”.
Sull’accaduto la procura di Lecce ha aperto una inchiesta. E il pm Alberto Santacatterina ha disposto l’autopsia. Le indagini della squadra mobile si stanno concentrando sull’istituto di Giurdignano.
Gli investigatori hanno sequestrato i filmati delle telecamere di cui la scuola è provvista e che potrebbero rivelare l’esatta dinamica dei fatti. Sul fascicolo aperto per omicidio colposo a breve potrebbe essere scritto il nome dell’operatore sociosanitario che era col 13enne al momento della caduta (ansa).
redazione