Canzoniere Grecanico Salentino “Miglior gruppo di world music al mondo”: i primi italiani a vincere i Songlines Music Awards

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“Miglior gruppo di world music al mondo”: il Canzoniere Grecanico Salentino sale sul primo gradino del podio internazionale più prestigioso, dove nessun italiano è arrivato, e conquista i Songlines Music Awards 2018, l’equivalente musicale degli Oscar nella world music. Organizzati da “Songlines”, la rivista di settore più importante al mondo che dal 2009 ha preso il posto dei precedenti BBC Radio3 World Music Awards, è uno dei riconoscimenti più ambiti, che in passato ha premiato artisti del calibro di Goran Bregovic, Amadou e Mariam, Kronos Quartet, Tinariwen, Rokia Traoré, Femi Kuti, Fanfara Ciocarlia, Tony Allen, e ancora Gotan Project, Youssou N’Dour, e Gogol Bordello. 

 

 

In nomination con Eliza Carthy & The Wayward Band (Inghilterra); Mokoomba (Zimbabwe)e She’Koyokh (formazione di base a Londra con elementi serbi, curdi e svedesi), il Canzoniere Grecanico Salentino ha ricevuto il premio “Best group” durante l’esibizione di ieri all’Electric Brixton di Londra.

Una vittoria che corona la vocazione internazionale del gruppo – composto da Mauro Durante (voce, violino e tamburi), Alessia Tondo (voce e castagnette), Emanuele Licci (voce, chitarra e bouzouki), Giulio Bianco (zampogna, basso, armonica, flauti e fiati popolari), Massimiliano Morabito (organetto), Giancarlo Paglialunga (voce e tamburello) e Silvia Perrone (danza) – da sempre bandiera italiana nel mondo, anche grazie al lavoro dell’etichetta Ponderosa e al costante accompagnamento di Puglia Sounds. Un successo reso ancora maggiore dal fatto che dall’istituzione del premio – 16 anni fa – nessun italiano è mai stato dichiarato vincitore.

Siamo felicissimi, incredibilmente orgogliosi. Questo è un premio per tutti noi, per la nostra famiglia musicale”: ha dichiarato con emozione Mauro Durante, leader della formazione. “È un riconoscimento alla nostra passione e al nostro amore incondizionato per questa musicaÈ anche un premio alla ‘pizzica’ come movimento, come ‘nuovo’ genere musicale. Uno stile che finalmente incontra il successo e il riconoscimento che merita dal mondo della musica internazionale. Che emozione vedere i mostri sacri che hanno vinto prima di noi! Ci teniamo a ringraziare tutti. Grazie ai nostri fan, a chi ci ha votato, a Titti, Giuseppe, Luca e tutta la famiglia di Ponderosa Music & Art, all’inestimabile sostegno di Puglia Sounds. Alle nostre famiglie, a tutti i nostri amici e collaboratori sparsi per il mondo. E grazie alla nostra terra: il Salento, la Puglia, L’Italia. Siamo ambasciatori di una cultura straordinaria, e portatori della sua bellezza nel mondo. Ad un nuovo inizio…nu te fermare”!

Durante la serata a Londra – che rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2018 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) -il gruppo ha proposto alcuni brani di “Canzoniere”, l’ultimo album uscito nel 2017 per Ponderosa: un groove percussivo di tamburi a cornice che sembra arrivare dall’elettronica di una drum machine. È Lecce che incontra New York, in una splendida fusione di stili e influenze in cui gli strumenti della tradizione salentina si prestano a un sound più moderno e contemporaneo, tra incursioni di chitarra elettrica e synth bass.

The Guardian ha dedicato ben due recensioni al disco, sottolineando che “La pizzica vince ancora” e che “Le Star pugliesi sono una bomba”; fRoots ha parlato di un “trionfo totale”; World Music Central ha trovato il disco “strabiliante” mentre la stessa rivista Songlines ha ribadito come sia un lavoro “coraggioso e audace, in cui il suono della pizzica si apre al mondo come mai prima”.

Il disco – prodotto Joe Mardin, figlio del celebre Arif, produttore dell’Atlantic Records (Norah Jones e Aretha Franklin) con il mastering di Joe LaPorta, vincitore di un Grammy per “Blackstar” di David Bowie – è registrato tra Lecce e New York e ricco di prestigiose collaborazioni internazionali. C’è la chitarra inglese di Justin Adams, storico collaboratore di Robert Plant; si riconosce l’inconfondibile voce del cantautore anglo-francese Piers Faccini; e il prezioso tocco classico del violoncello di Marco Decimo, per anni al fianco di Ludovico Einaudi.

Il CGS ci ha sempre abituato a un respiro globale, come dimostrano le entusiastiche recensioni della stampa estera e le partecipazioni ai festival più prestigiosi. In questi mesi il Canzoniere ha portato in scena il suo nuovo travolgente spettacolo in tour in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Estonia, Norvegia, Austria, Svizzera, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio e Stati Uniti, guadagnandosi una prestigiosissima recensione del concerto a 5stelle dal The Guardian.

Apprezzamenti considerevoli non sono mancati sulla stampa italiana. “Formidabile ed emozionante” secondo Il Manifesto; Frizzante e cesellato. Dal vivo sono uno spettacolo”, secondo Luzzato Fegiz sul Corriere della Sera; “Un album pregevole che entra di diritto tra i lavori più belli di sempre della scena world italiana” per Blogfoolk; e “Un disco che alza l’asticella del suono folk-world in Italia” per Il Giornale della Musica. Senza dimenticare i commenti entusiasti di Ansa, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, 7Corriere, Avvenire, La Repubblica, Internazionale, La Stampa, Sky, Blow Up e Askanews, per un nuovo spettacolo unanimemente considerato imperdibile.

redazione

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