Due pregevoli dipinti ad olio su tela sono entrati recentemente a far parte delle collezioni del Museo diocesano di Molfetta, testimonianze autorevoli dell’arte e della fede dei secoli XVI e XVII.
La struttura diocesana ha recentemente acquisito la donazione di un’opera attribuita al pittore fiammingo Juan de Roelas (Fiandre 1570ca. – Olivares 1625) – notevolissimo nel panorama della pittura sivigliana di fine Cinquecento – raffigurante una Immacolata Concezione, proveniente da una collezione romana. L’opera, di grandi dimensioni (209x152ca. cm), è in via di allestimento nella sala della Pinacoteca che accoglie, tra le altre, la cinquecentesca pala della Dormitio Virginis, proveniente dall’antico Duomo, e la preziosa Pietà di Bernardo Cavallino. Ma non è l’unica novità.
Nella stessa sala sarà aggiunta, infatti, anche una tela raffigurante una Santa Famiglia, recentemente attribuita ad Antonio de Bellis, innovativo pittore operante a Napoli verso la metà del Seicento, le cui opere sono custodite in prestigiosi musei europei ed oggetto di un vivace dibattito storico-artistico. L’opera (134×108 cm), proveniente dall’Episcopio, è stata oggetto di uno studio accurato che la riconduce agli anni 40 del XVII secolo.
«Due opere di grande pregio – afferma il direttore don Michele Amorosini – che aggiungono valore alle esposizioni del Museo diocesano, sia in termini storico-artistici che sotto il profilo iconografico, posto che i due soggetti rappresentano una assoluta novità per le collezioni pittoriche della struttura. Segno tangibile del continuo lavoro di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio, premiato da un nuovo donatore ed estimatore del polo culturale ecclesiastico molfettese».
Le opere saranno presentate in due incontri aperti alla cittadinanza, nelle domeniche che precedono il Natale, su iniziativa della FeArT società cooperativa in collaborazione con l’Ufficio Catechistico diocesano.
Soc. Coop. FeArT a r.l.
redazione