Caporalato: tre arresti nel brindisino

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In this photo taken on Wednesday Feb. 3, 2016, 40-year-old Pape Badji, from Dakar, Senegal, picks oranges in a field owned by the cooperative SOS Rosarno, created by Nino Quaranta and other small Calabrian farmers in order to help migrants to avoid being exploited, in Rosarno, Southern Italy. Thousands of migrants, many from Africa, who harvest oranges in the southern Italian region of Calabria during the fruit-picking season, live on meager wages and in squalid conditions, some in abandoned farmhouses or derelict factories, often with no running water or electricity. (ANSA/AP Photo/Annalisa Camilli)

Ancora una operazione contro il caporalato nel Brindisino dove viene eseguita dai carabinieri una ordinanza di custodia cautelare a carico di tre persone indagate per concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati,oltre che truffa ai danni dell’Inps.

 

L’indagine,condotta anche tramite servizi di osservazione e videoriprese lungo gli itinerari e presso un’azienda agricola del barese dove veniva svolta l’attività lavorativa, ha consentito di accertare le responsabilità delle tre persone arrestate per il reclutamento e per la gestione di manodopera sfruttata mediante minacce ed intimidazioni, approfittando, fra l’altro,dello stato di bisogno e di necessità dei lavoratori costretti a prestazioni superiori a quelle previste, a fronte di retribuzioni palesemente sproporzionate e all’obbligo di pagare giornalmente somme di denaro quale corrispettivo per l’intermediazione. Lunedì scorso, sempre nel brindisino, erano state arrestate 4 persone per aver sfruttato le braccianti, tutte donne.

ansa

di Antono Carbonara

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