C’è un nuovo arrivo nell’associazione Calcio Nardò, squadra salentina che milita in serie D. E’ il giovane Ciro Raia, centrocampista esterno classe 2001, svincolatosi dal Bari il mese scorso. Raia è originario di Capurso, località in provincia di Bari ed è il secondo capursese a scendere sul campo erboso dello stadio comunale granata. Era il 1967-68 quando giunse a Nardò Alessandro Carbonara, classe 1948 e la squadra militava in serie C, girone B e con squadre quali: Anconitana, Arezzo, Carrarese, Cesena, Città di Castello, Del Duca Ascoli, Empoli, Jesi, L’Aquila, Lecce, Massiminiana, Pescara, Salernitana, Siracusa, Taranto, Ternana, Trani, Trapani. Erano i tempi di Causio, Bersellini, Chinaglia, grandi campioni che hanno segnato la storia del calcio italiano.
in foto Alessandro Carbonara (il primo seduto a sinistra). Foto del 1967-68
Raia ha firmato il contratto e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa giunto in redazione dall’associazione Calcio Nardò.
“L’A.C. Nardò comunica di essersi assicurato le prestazioni sportive di Ciro Raia. Nato a Bari il 26 marzo 2001, originario di Capurso, ha svolto, per ben 11 anni, tutta la trafila nel settore giovanile nella squadra del capoluogo regionale. Svincolatosi, ha apposto la firma sul tesseramento che lo lega alla maglia granata. Implementa, come nei desideri del Mr. Antonio Foglia Manzillo, la schiera dei 2001, mettendo al servizio la sua duttilità tattica, avendo egli la possibilità di ricoprire il ruolo sia di mezzala che di esterno di centrocampo su entrambi i versanti. L’A.C. Nardò continua, dunque, con puntualità e con ulteriori sforzi, ad assecondare i desiderata del trainer e a perseguire con tutte le forze le necessarie strategie al fine della permanenza nella Serie D. “Sono felice di legarmi a questa società, queste le prime dichiarazioni di Ciro, che ritengo per blasone e seguito una delle più nobili della Puglia e non solo. Mi impegnerò al massimo, sia per il raggiungimento dell’obbiettivo stagionale, sia perché reputo questa un’opportunità per la mia carriera”.
Antonio Carbonara