Dopo 42 anni e 7 mesi di lavoro Sergio Tatoli, il re del panino con la mortadella e il provolone, va in pensione.
Capurso perde un pezzo di storia: l’Antica Salumeria Tatoli, risalente al 1956, è stata da sempre punto di riferimento per gli abitanti del centro storico, in quella piazza Gramsci dove un tempo sorgeva l’antico castello dei Pappacoda.
Un’attività commerciale che è nata con Antonio Tatoli e Pastore Pasqua, nell’immediato dopoguerra. E’ nella piccola bottega che Sergio ha imparato a fare il salumiere, dapprima portando le ordinazioni nella case dei capursesi e dopo imparando a tagliare panini e ad affettare prosciutti.
Sergio ha conosciuto diverse famiglie, ha visto giocare tanti bambini in quegli angoli della Capurso vecchia. Dietro le sue parole si scorge un velo di tristezza per le sorti di questa parte di paese che non è più come una volta. Il progetto di Rigenerazione Urbana, chiamato Città Infinitae, potrebbe riscattare piazza Gramsci se si riusciranno ad ottenere i finanziamenti previsti dal Bando Regionale, in attuazione dell’Asse Prioritario XII “Sviluppo Urbano Sostenibile” del PO FESR- FSE 2014-2020.
Nella salumeria Sergio Tatoli ha venduto negli anni prodotti alimentari di qualità, si è affermato come uno dei salumieri più professionali e seri, ma ad emergere è stato il suo “panino con la mortadella e provolone”.
Sono stati circa 5000 i panini venduti in alcune edizioni della festa della Madonna del Pozzo, al via tra qualche giorno per il 2017.
Abbiamo chiesto a Sergio i segreti del panino con la mortadella e provolone, perché vanno da lui per gustarlo.
“Prima di tutto ci dice Sergio – che è importante una mortadella di qualità – agli inizi ho servito la mortadella ‘Rondinella’ e poi l’aggiunta del provolone con la lacrima, coltivato personalmente”.
Cosa significa ‘coltivato con la lacrima?’ Ebbene ci riferisce Tatoli che qui è il segreto che non intende rivelare. Per i curiosi è consigliabile approfittare della festa per cercare di capire di cosa si tratta. A contenere mortadella e provolone il panino, la cosiddetta “doppia”, cioè un panino da 200g.
Un panino “tutto tondo” che è una cena completa, accompagnato da un bicchiere di vino locale o birra
Non solo panino con mortadella e provolone nella salumeria di Tatoli, altre specialità hanno fatto la storia di Capurso. Come il “baccalà dei poveri” come lo definisce Sergio, mangiato soprattutto nel periodo invernale e venduto a circa 50 lire al kg. Oppure il panino con alici salati e ricotta forte che poteva costare intorno alle 10 lire e per finire i maccheroni, un tempo venduti ad etti e sfusi.
Il mercato ora non è più in piazza Gramsci, spostato in via Aldo Moro nella struttura voluta dal Comune.
Sergio Tatoli ricorda il mercato in quel lontano 1956 e negli anni a seguire: vi erano solo due fruttivendoli, quello della famiglia “ciccon” e quello della sig.ra “Graziel la troie”.
Nel centro storico continua Sergio – non si odono più le urla dei bambini che giocavano alla campana, alla carrizza, manca la vita quotidiana con i profumi del sugo di carne pronto ad inondare maccheroni ed orecchiette.
L’attività di Sergio sarà a breve in vendita, il suo auspicio è che i giovani possano intraprendere un’attività come la sua vendendo prodotti di qualità.
“Non è facile – continua Sergio – tenere in piedi un negozio, ancora di più con super e ipermercati sempre in crescita. Ci vuole dedizione e pazienza, ho rinunciato a tanti sabati per il mio lavoro”.
Chissà se Francesco Crudele, sindaco di Capurso penserà di omaggiare l’amato Sergio a conclusione della sua attività, attendiamo che finiscano le feste. A Sergio Tatoli va il grazie della nostra redazione. Da gran signore, come egli è, ha voluto regalarci alla fine dell’intervista mortadella e provolone.
Antonio Carbonara