Cardiologia hi tech all’Ospedale Di Venere: installati due nuovi angiografi con tecnologia digitale

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Cardiologia hi tech all’Ospedale Di Venere: installati due nuovi angiografi con tecnologia digitale

L’apparecchiatura più recente è stata acquisita con fondi PNRR. Meno radiazioni a protezione di pazienti e operatori sanitari e una elevata risoluzione delle immagini nelle procedure di Emodinamica ed Elettrofisiologia

La Cardiologia e i servizi di Emodinamica e di Elettrofisiologia dell’Ospedale Di Venere possono contare su due nuovi angiografi con tecnologia digitale che hanno rivoluzionato tempi e qualità delle procedure diagnostiche ed interventistiche cardiache. Si tratta di attrezzature moderne e performanti che, da un lato, assicurano meno radiazioni a protezione di pazienti e operatori sanitari, e, dall’altro, offrono una elevata risoluzione delle immagini che consente, quindi, di ridurre i tempi di esecuzione degli esami o degli interventi, con una precisione estrema delle prestazioni.

Gli angiografi sono già operativi e sono stati presentati questa mattina all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, che ha visitato le sale di Emodinamica, accompagnato dal direttore generale della ASL, Antonio Sanguedolce, e dal direttore U.O.C. Cardiologia del Di Vener,e Massimo Vincenzo Bonfantino.

Una delle due apparecchiature – la più recente – è stata acquisita con fondi PNRR, nell’ambito della Missione 6 Salute (Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Grandi Apparecchiature) ed è stata installata nella sala di Emodinamica dedicata alla esecuzione di coronarografie e procedure di angioplastica. La seconda apparecchiatura viene, invece, impiegata per impianti di: pacemaker, defibrillatori, defibrillatori biventricolari e loop recorder. L’investimento complessivo è stato di 960mila euro.

“Si parla spesso e volentieri del PNRR – ha affermato l’assessore Palese –  e lo ribadisco anche oggi: sarebbe cosa giusta e santa che la missione Salute non venisse toccata, ma che venisse semplicemente accelerata e attuata nel più breve tempo possibile. Siamo già in una fase  avanzata, come anche altre regioni, e qui al Di Venere, questa mattina, osserviamo i risultati concreti di questo avanzamento, di che cos’è il PNRR sulla sanità: questi angiografi, sono classificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più evoluti dal punto di vista tecnologico. C’è da sottolineare l’efficienza della Asl Bari e della Regione Puglia nell’aver svolto tempestivamente le procedure per il PNRR. Va evidenziata anche l’alta professionalità del personale ospedaliero per utilizzare nella maniera più efficace ed efficiente questi apparecchi. Oggi – ha concluso Palese – si apre una stagione breve come tempi ma consistente come investimenti”.

“I nostri tecnici hanno bruciato le tappe per ottenere l’acquisizione e la installazione delle grandi macchine previste dal PNRR – ha commentato il direttore generale, Antonio Sanguedolce – sulle 35 previste dal piano regionale , dieci nuove apparecchiature sono arrivate nelle strutture della ASL e sono già funzionanti, di cui 3 TAC di ultima generazione, 1 angiografo, 5 ecografi e un telecomandato”.

Le tecnologie – di cui sono dotati entrambi gli angiografi – potenziano e migliorano trattamento e diagnosi delle patologie coronariche, in modo tale da fornire un servizio di alto livello al bacino di utenza del territorio di Bari.

“La possibilità di avere due angiografi aumenta la sicurezza per i pazienti – ha spiegato il direttore della Unità operativa complessa di Cardiologia, Massimo Vincenzo Bonfantino – specie nella gestione delle urgenze e garantisce una assistenza costante e continua. In questi anni si sono raddoppiati i volumi di attività  – ha aggiunto – tanto che registriamo circa 1500 ricoveri l’anno. Con l’arrivo di queste nuove tecnologie, saremo in grado di implementare ulteriormente l’attività”.

Caratteristiche tecniche
A contraddistinguere le macchine sono gli algoritmi di elaborazione e ottimizzazione dell’immagine che offrono la miglior qualità degli elementi visualizzati, ad una frazione della dose radiante.
L’angiografo per le procedure coronariche è installato a soffitto che consente un posizionamento flessibile e liberamente girevole dei monitor per un eccellente angolo di visione. Il piano su cui viene posizionato il paziente è completamente radiotrasparente, con elevata capacità di carico e con ampia gamma di movimenti. Il posizionamento del paziente si esegue senza sforzo in maniera estremamente agevole rendendo più facile lo spostamento dei pazienti con maggior peso. Un meccanismo sicuro blocca il piano del tavolo in posizione per impedirne il movimento.
Anche l’altro angiografo possiede una catena di immagine e una piattaforma software innovative che consentono di ottenere una riduzione della dose radiante.
Elemento fondamentale della catena di immagine è il detettore studiato appositamente per applicazioni cardiologiche.

I numeri della Cardiologia
Il reparto dispone di 12 posti letto di sub intensiva e di 8 di Utic (Unità di Terapia intensiva coronarica). Le procedure di Emodinamica eseguite dalla Cardiologia dell’Ospedale Di Venere, così come in tutti i centri Hub cardiologici della ASL Bari,  sono nettamente aumentati nel periodo post pandemico;  sono annualmente 1200, di cui 600 angioplastiche e altri interventi che comprendono cateterismi destri per lo studio dell’ ipertensione polmonare. Sono oltre 400 le procedure di Elettrofisiologia eseguite, tra impianti di pacemaker, defibrillatori, cardioversioni elettriche, sostituzioni di defibrillatori, etc…
Tali risultati sono stati raggiunti grazie al contributo oltre che dei medici, di tutto il personale che lavora all’interno del reparto.

L’èquipe
L’èquipe è composta 20 cardiologi, 39 infermieri. Sono 1500 i ricoveri annui e 56mila le prestazioni ambulatoriali, cresciute di pari passo all’incremento degli interventi chirurgici all’interno del presidio ospedaliero. Sono stati sviluppati ambulatori dedicati per la gestione di diverse patologie: ipertensione polmonare, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, e controlli pacemaker e defibrillatori grazie ad una adeguata  organizzazione delle risorse umane che comunque continua ad assicurare tutte le restanti  attività istituzionali ordinarie.

Redazione

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