CARLO MICHELE SCHIRINZI
DA BISANZIO A CERCAR PADRONE
PER LA PRIMA VOLTA SARANNO PROIETTATI A BARI I LUNGOMETRAGGI DELL’AUTORE, “I RESTI DI BISANZIO” E “PADRONE DOVE SEI”
L’EVENTO SI TERRÀ MERCOLEDÌ 25 GENNAIO A PARTIRE DALLE 19.30 AL CINEPORTO. NEL CORSO DELLA SERATA SCHIRINZI DIALOGHERÀ CON IL CRITICO CINEMATOGRAFICO LUIGI ABIUSI E LA CRITICA D’ARTE MARILENA DI TURSI
A metà strada tra il cinema sperimentale e la videoarte. Sono le opere alle quali ci ha abituati il regista pugliese Carlo Michele Schirinzi che, con il suo indiscusso talento, in questi anni di attività è riuscito a imporsi nelle manifestazioni d’essai più prestigiose d’Italia e d’Europa. Al regista e autore salentino, nato ad Acquarica del Capo (Lecce), la Fondazione Apulia Film Commission ha voluto dedicare una serata speciale che si terrà, mercoledì 25 a partire dalle 19.30, al Cineporto di Bari (ingresso monumentale Fiera del Levante, ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Il programma prevede la proiezione dei lungometraggi: “I resti di Bisanzio” e “Padrone dove sei”. “I resti di Bisanzio” è stato inserito tra i migliori film del 2014 per Filmcritica e Il Manifesto, “uno dei migliori film italiani di sempre” nella classifica dei critici pubblicata da FilmTv nel 2018 e, nel 2019, uno dei migliori 10 esordi degli ultimi dieci anni per FilmTv. “Padrone dove sei”, invece, è stato inserito tra i migliori del 2019 per Filmcritica, Film Parlato, FilmTv e Il Manifesto. Nel corso della serata Schirinzi dialogherà con il critico d’arte Marilena Di Tursi e il critico cinematografico Luigi Abiusi.
“È un grande onore per noi dedicare una serata a Schirinzi – commenta Antonio Parente -, un regista che con la sua arte visiva, è riuscito a portate in giro per il mondo la creatività di una terra come la Puglia, che va ben oltre i canoni della settima arte”.
Per Luigi Abiusi, il cinema di Schirinzi “è uno di quelli che consente a chi vi si accosta con spirito critico, di andare al di là del giudizio ponderoso, o della gnome del “bello” o “brutto” – orrore e condanna della critica – e di trarne sostanze di cui appropriarsi ai fini di una narrazione personale. Anzi di una presentificazione, direbbe il filosofo Jacques Rancière, di oggetti, scenari, persone diradate nell’albore o nello scialbore di fondo, che sono gli elementi cruciali di una qualche vicenda universale”.
Il critico d’arte Marilena Di Tursi aggiunge: “Schirinzi si muove con passo laterale rispetto alla sintassi cinematografica classica, concentrandosi sull’espressione piuttosto che sulla narrazione. Questo significa che bypassa la dittatura del racconto per avanzare verso strutture espressive non codificate, di grande vigore, antinarrative, dove le immagini non sono più solo veicoli di contenuti. Sono visioni fluttuanti, mitologie anticelebrative, sorvegliate dallo sguardo affannato di un subacqueo, da uno “sguardo naufrago”, come il titolo omonimo della rassegna a lui dedicata, nel maggio 2022, dal Museo del Cinema di Torino. Naufrago perché legato a una condizione priva di appigli, dove il filmare, per suo stesso dire, è paragonabile a un atto sessuale in cui sono coinvolti più sensi”.
Artista e filmmaker che ingloba pittura, disegno, fotografia, suono, scrittura e cinema. Con i suoi lavori Schirinzi partecipa a mostre e film festival internazionali ricevendo numerosi premi e retrospettive (Torino FF nel 2003, 2009, 2010, Pesaro FF nel 2004, 2005, Taranto Film Festival 2007, Cinema Europeo nel 2009, Avvistamenti 2011, Cinema Invisibile nel 2012, 2014, 2015, 2017, Salerno Doc Fest nel 2014, Laceno d’Oro nel 2015, Ex/Art nel 2018). Il suo primo lungometraggio I resti di Bisanzio è tra i migliori film del 2014 per Filmcritica e Il Manifesto, “uno dei migliori film italiani di sempre” nella classifica dei critici pubblicata da FilmTv nel 2018 e, nel 2019, uno dei migliori 10 esordi degli ultimi dieci anni per FilmTv. Eclisse senza cielo è annoverato tra i migliori del 2016 da Alias – Il Manifesto, mentre Padrone dove sei, è tra i migliori del 2019 per Filmcritica, Film Parlato, FilmTv e Il Manifesto. La sua ricerca è argomento di saggi e tesi universitarie e nel 2016 l’American Film Institute dedica ampio spazio al suo cinema nel saggio Teaching Transnational Cinema: Politics and Pedagogy (Routledge) curato da Katarzyna Marciniak e Bruce Bennett. Nel 2022 il Museo Nazionale del Cinema di Torino gli dedica una retrospettiva completa proiettado una selezione di suoi lavori, realizzati dal 2000 al 2021, dal titolo L’occhio naufrago. Il cinema di Carlo Michele Schirinzi. È docente di Scenografia presso l’Accademia Albertina di Belle Arti. Sta lavorando sull’accecante caduta di Lucifero.
redazione